Giacomo
Noventa
Giacomo Noventa
Giacomo Noventa fu lo pseudonimo usato da
Giacomo Ca' Zorzi. Nato a Noventa-di-Piave [Venezia] nel 1898,
seguì gli studi universitari a Torino dove fu in contatto
con Piero Gobetti e altri scrittori. Studiò poi in Germania.
Dopo altri soggiorni all'estero, si stabilì a Firenze,
dove fondò e diresse insieme a Alberto Carocci ĞLa Riforma
letterariağ (1936-1939), rivista fortemente polemica contro la
cultura italiana del tempo. Uomo di molteplici interessi, Noventa
perseguì sul piano politico l'ideale di un cattolicesimo
democratico, ispirato al pensiero di Gioberti e di filosofi contemporanei
come Maritain. Morì a Milano nel 1960.
La parte più interessante della sua
produzione è nelle poesie scritte in una Ğlingua venezianağ
di sua invenzione, che si rifanno ai grandi temi e motivi della
tradizione romanticista in netta polemica con l'estetismo. La
sua opera poetica è raccolta nei Versi e poesie (1956,
e 1966), e nei postumi Versi e poesie di Emilio Sarpi (1963).
E' una produzione non dialettale: il dialetto è lo strumento
ritenuto più efficace a esprimere valori ormai inattuali
della cultura moderna, derivati dall'intreccio in funzione antiborghese
di spiritualità aristocratica e tradizioni della cultura
popolare.
L'opera in prosa comprende vari volumi, pubblicati
in gran parte postumi, tra cui: Nulla di nuovo (1960), e I calzoni
di Beethoven (1965).
© Antenati, 1995-6
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