Guido
Morselli
Guido Morselli
Guido Morselli è nato a Bologna nel
1912. Compì studi classici e ebbe la laurea in legge, fece
poi il giornalista e il saggista. Si ritirò poi a Varese
nella villa dei genitori e infine in una villa a Gavirate [Varese],
conducendo una vita schiva e ritirata. Nella sua biblioteca aveva
fatto incidere il motto latino: "Anche se tutti lo fanno, io no".
Morì suicida nel 1973.
I suoi romanzi furono respinti tutti dai
vari editori a cui vennero via via presentati. I continui rifiuti
spinsero Morselli al suicidio. Solo dopo la sua morte cominciarono
a essere pubblicate le sue opere. I suoi romanzi sono caratterizzati
da una grande perizia stilistica, che rimanda ai suoi autori preferiti,
Proust e Anatole France, e da una originale costruzione di intrecci.
Le situazioni di fantapolitica o di fantastoria narrate sono il
pretesto per far emergere la paradossalità delle vicende
umane. Straordinaria la sua capacità di ricostruire i caratteri
e i personaggi di diverse culture e ambienti sociali.
Roma senza papa (1966) racconta la
perdita di identità di una chiesa tesa al rinnovamento.
Contro-passato prossimo (1975) ipotizza una diversa conclusione
della prima guerra mondiale, con la vittoria dell'Austria- Ungheria
asburgica. Divertimento 1889 (1975) è la nostalgica
rievocazione della fin-de-siècle, attraverso il racconto
di una avventura galante di Umberto I. Il comunista (1976)
descrive la crisi della fede politica di un deputato comunista
emiliano. Dissipatio H.G. (1977) traccia il profilo angoscioso
di un mondo senza genere umano. E' stato pubblicato anche un saggio
di Morselli in difesa della fede religiosa: Fede e critica
(1977).
© Antenati, 1995-6
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