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Attraverso le sue poesie, le canzoni e i drammi biblici,
I. Katzenelson ha espresso l'esperienza umana religiosa
e politica del popolo ebraico nel momento in cui secoli
di storia stavano per essere annientati. Il canto del
popolo ebraico massacrato (Dos lid fun oysgehargetn
yidishn folk) terminato a Vittel, nel campo di concentramento
per stranieri prima che Katzenelson fosse ucciso nelle camere
a gas di Auschwitz nell'aprile 1944, è il capolavoro
della letteratura jiddish sul tema della Shoà. Lungo
poema epico di lamentazioni, canto del cigno della cultura
ebraica dell'europa orientale, unisce a una straziante intensità
di emozioni una struttura poetica estremamente raffinata,
che fanno di questo canto un testo classico all'interno
della lunga tradizione del martirologio ebraico.
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