Storia della letteratura europea - Torna in homepageGiovanni Guareschi


Giovanni Guareschi

Giovanni Guareschi nacque a Parma nel 1908 (morì a Cervia [Ravenna] nel 1968). Direttore del settimanale «Candido» nel 1945-1957, ha scritto libri prevalentemente umoristici, tra cui: Il destino si chiama Clotilde (1942), Diario clandestino (1946), Lo zibaldino (1948), e soprattutto Mondo piccolo : don Camillo (1948): il personaggio di don Camillo è diventato estremamente popolare, anche per una serie di films fatti in quegli anni. La tragedia del dopoguerra, con la divisione del paese tra comunisti e democristiani, una divisione che passava attraverso i paesini e nelle coscienze, viene stemperata attraverso la capacità di ritrovare una dimensione più umana e quotidiana, il senso della misura dell'ironia. Guareschi che non era certo un 'comunista', riesce a fare un quadro positivo anche del 'nemico', riportandone ragioni e bisogni, nel quadro di un'Italia povera, appena uscita da una guerra civile (repubblicani contro fascisti) e che minacciava di cadere in un'altra guerra civile. Forse anche grazie a libri come questi si è evitato che tutto degenerasse in maniera irreparabile.
Postumo è apparso Chi sogna nuovi gerani? (1993). Il titolo è l'anagramma del nome di Guareschi. Il volume, curato dai figli Alberto e Carlotta, assembla pagine autobiografiche, scritte sempre in maniera ironica e divertente: dalla nascita di «Bertoldo», al lager nazista, al ritorno in Italia, ai 400 giorni di galera per aver calunniato De Gasperi.


© Antenati, 1995-6

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