Witold
Gombrowicz
Witold Gombrowicz
Nato il 25 agosto Maloszyce o Moloszyce (Opatów) nel
1904, si laureò in legge, studiò filosofia e economia
a Paris nel 1927-1929. Si recò in Argentina nel 1939 dove
rimase fino al 1963 quando si stabilì a Vence [Nice, Francia].
Morì a Vence nel 1969.
Esordì con il Taccuino del periodo di
maturazione (1933). Il suo primo vero successo fu Ferdydurke
(1938), satira esilarante e feroce del conformismo e della grettezza
della scuola e della società contemporanea, che tende a
ridurre gli adulti a bambini. Tema centrale è il dissidio
insanabile tra la immaturità feconda, sentita come suscettibile
di infiniti sviluppi ma anche come vergogna, come una specie di
malattia, e la maturità sentita come staticità e
rigore di morte.
Seguirono Transatlantico (1953) epopea
di un emigrante, e Pornografia (1960)
dove una ossessione sessuale esplode in un'orgia di assassinio.
In Cosmo (1965), una vacanza in campagna
si dilata, attraverso un ossessivo, inquietante sistema di segni
imbevuti di denso disgusto, fino a proporzioni «cosmiche». Nei
Diari, di cui è uscito un primo
volume nel 1957 e un secondo nel 1962, il personaggio Gombrowicz
recita un ruolo di condannato all'originalità, di ribelle
a oltranza, da cui traspare l'immagine di un uomo aggrondato e
protervo.
Notevoli anche i testi teatrali, che hanno come tema l'uomo vittima
dei propri pensieri e delle proprie azioni: Ivona,
principessa di Borgogna (1938), Il matrimonio
(1946), Operetta (1966). Sono documenti
di un originale teatro dell'assurdo, dove il non-senso acquista
una particolare ricchezza fantastica e il gusto del gioco linguistico
non è mai sciolto da una precisa coscienza del reale.
Sarcastico, irriverente, violento, Gombrowicz dà vita a
una visione deformata e grottesca della realtà, popolata
di non-senso, fantasticherie da incubo, sconvolgenti corrispondenze.
Alla frammentarietà della narrazione o della rappresentazione,
tutta rotture e inserti, corrisponde una lingua densa, scompaginata,
che fa largo uso di grovigli verbali e di brandelli fonetici.
La sua opera risente dell'influsso di Stanislaw I. Witkiewicz,
e va storicamente a ricollegarsi allo sperimentalismo polacco
precedente la seconda guerra mondiale.
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