Storia della letteratura europea - Torna in homepageFranco Fortini


Franco Fortini


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Franco Fortini è lo pseudonimo usato da Franco Lattes. Nato a Firenze il 10 settembre 1917. Espulso, in seguito alle leggi razziali, dall'organizzazione universitaria fascista, dopo l'8 settembre ripara in Svizzera. Dal l945 ha svolto una molteplice attività di copywriter, consulente editoriale, traduttore, ha insegnato storia della critica all'Università di Siena. Redattore del «Politecnico», è stato tra i fondatori della rivista politico-letteraria «Ragionamenti» (1955). È morto a Milano nel l995.
Franco Fortini ha collaborato ad alcune tra le più importanti riviste del Novecento: a "Letteratura" (di Bonsanti) e "Riforma letteraria" (di Carocci e Noventa), sotto il regime fascista; e, dopo la guerra, a "Il Politecnico" (di Vittorini), "Ragionamenti" (da lui fondata nel l955 con L. Amodio, S. Caprioglio, e Roberto e Armanda Guiducci) "Officina" e "Comunità", nonché a diversi quotidiani: dall' "Avanti!" (di cui è stato redattore dal l945 al l948) al "Corriere della Sera", al "Sole-24 0re".
Tra le sue raccolte di poesia: Foglio di via e altri versi (1946), Poesia ed errore (1959), Una volta per sempre (1963), Questo muro (1973), Paesaggio con serpente (1984). Tra i libri di narrativa: Agonia di Natale (1948), Sere in Valdossola (1963). E saggi: "Dieci inverni" (1957), "Verifica dei poteri" (1965), "Saggi italiani" (1974), "I poeti del Novecento" (1977), "Questioni di frontiera" (1977), "Insistenze" (1985). Come saggista si è occupato di alcuni temi centrali della cultura contemporanea: i rapporti tra letteratura e politica, le condizioni dell'intellettuale nella società neocapitalistica, la necessità di una nuova retorica della scrittura didascalica. Importanti le sue traduzioni da Eluard, Brecht, Goethe ecc.
Nella sua opera e nella sua attività culturale Fortini ha costantemente espresso la volontà e difficoltà di «essere nella storia». Come poeta ha costruito un proprio singolare 'classicismo' che attraversa modalità tipiche del post-ermetismo, tessendo una costante dialettica tra lirismo e 'racconto', soggettività e ideologia.
Polemista politico e letterario di forte temperamento, Franco Fortini si è costantemente impegnato, da intellettuale rivoluzionario, nelle lotte ideologiche del suo tempo, con opere di critica e di narrativa, con reportages ed epigrammi, in cui come, un Aiax mastigophoros alla rovescia, ha "trattato da eroi quelli che erano poco più di un gregge".

Fortini: Bibliografia

Foglio di via e altri versi, Einaudi, Torino, 1946; Agonia di Natale, Einaudi, Torino, 1948; Dieci inverni (1947-1957), Feltrinelli, Milano, 1957; Poesia ed errore (1937-1957), Feltrinelli, Milano, 1959;Verifica dei poteri, Il Saggiatore, Milano, 1965; L'ospite ingrato, De Donato, Bari, l966; I cani del Sinai, De Donato, Bari, 1967; Questioni di frontiera, l977; Insistenze, l985; Composita solvantur, Einaudi, Torino, l995. Della sua vasta attività di traduttore ricordiamo: M. PROUST, Albertina scomparsa, Einaudi, Torino, 1952; M. PROUST, Jean Santeuil, Einaudi, Torino, l953; BERTOLT BRECHT, Poesie e canzoni, Einaudi, Torino, 1961; W. GOETHE, Faust, Mondadori, Milano, 1970; Il ladro di ciliege, Einaudi, Torino, l983.

© Antenati, 1998

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