Giovanni
Comisso
Giovanni Comisso
Giovanni Comisso è nato a Treviso nel
1895 (è morto nel 1969). Fece diverse esperienze: fu commerciante,
mercante d'arte, libraio, avvocato. Affascinato dalla vita libera
di mare, espresse come scrittore le sue qualità poetiche
in racconti, libri di ricordi, nella corrispondenza giornalistica:
meno riusciti i romanzi. Alla produzione narrativa appartengono:
Il porto dell'amore (1925) ristampato poi nel 1928 con il titolo
Al vento dell'Adriatico, Gente di mare (1928), i racconti di Un
gatto attraversa la strada (1955), Attraverso il tempo (1968),
e i postumi Diario 1951-1964 (1969), e Il sereno dopo la nebbia
(1974). Tra i saggi si ricordano: "Capricci italiani" (1952),
"Mio sodalizio con De Pisis" (Garzanti 1954), "La virtù
leggendaria" (1957). Nel "Sodalizio" ricostruisce la vita dell'amico
pittore, il ferrarese Giuseppe De Pisis, tra il 1919 e il 1952,
inframmezzata dalle bellissime lettere che l'amico gli invia da
ogni parte. Tra genialità e difetti, Comisso ricorda l'amico
con levità e con partecipazione (si legga la chiusa del
libro, l'incontro ultimo e sofferto tra Comisso e l'amico ormai
malato: «scendevo cupo le scale e pensavo come in una rivelazione
che noi siamo soltanto magnifiche onde in attesa sempre di disfarci
nel crollo»).
Comisso è stato uno scrittore quasi
d'istinto, ha consegnato alla pagina l'esperienza di una vita
trascorsa come meravigliosa, felice avventura. Il maggiore esempio
della sua capacità di rappresentare il reale con acuta
sensibilità visiva è Giorni di guerra (1930), dove
trascrive con efficacia le impressioni più elementari dell'esistenza
che scorre nelle ore di sole e di vento, nelle fatiche e nel riposo.
© Antenati, 1995-6
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