Storia della letteratura europea - Torna in homepageAnthony Burgess


Anthony Burgess

John Anthony Burgess Wilson è nato a Manchester nel 1916 (è morto dopo una lunga malattia il 24 novembre 1993, in Francia). Di modesta famiglia cattolica inglese, trascorre a Manchester la giovinezza, e si laurea nella locale università in filologia e letteratura. Durante la Seconda Guerra Mondiale presta servizio militare come direttore musicale degli spettacoli per le truppe inglesi in Europa, e nel 1954 ottiene il posto di funzionario addetto all'istruzione di Letteratura e Fonetica, in Malesia e Borneo, presso il Central Advisory Council for Forces Education. Pubblicista, ha svolto anche il mestiere di critico. Ha scritto tra l'altro una introduzione a Joyce, "Ecco viene ognuno" (Here comes everybody, 1965), oltre a saggi su Shakespeare e su altri autori inglesi e europei. Burgess, giunto piuttosto tardi alla letteratura, si è contraddistinto per una vasta produzione. Si è occupato anche di fumetto e di musical.

Scrive in Borneo e Malesia i suoi primi romanzi: Time for a Tiger, The Enemy in the Blanket e Beds in the East, ripubblicati anche collettivamente - a partire dal 1964 - col titolo di The Malayan Trilogy ed in cui l'autore affronta il tema dei conflitti razziali e della crisi del colonialismo britannico nell'Estremo Oriente. Nel 1959 rientra in Inghilterra in seguito alla diagnosi - rivelatasi poi errata - di un tumore al cervello. Gli viene profetizzato un solo anno di vita ed egli lo occupa scrivendo freneticamente: cinque romanzi, due commedie, numerosi racconti, copioni, sinfonie, sonate, traduzioni di sonetti, canzoni e musiche per la radio ed il teatro. Il tono dei romanzi di questo periodo è comico-satirico, di acuta critica della società contemporanea: Letti nell'Est (Beds in the East, 1959), Diavolo di uno Stato (Devil of a State, 1961) è un farsa sul tema dell'interferenza tra amore e Politica, ambientata in un immaginario califfato africano, mentre Il seme inquieto (The wanting seed, 1962) è una satira fantascientifica che suggerisce l'omosessualità, la guerra ed il cannibalismo come rimedi all'esplosione demografica.

Del 1962 è anche la sua opera più famosa, Un'arancia a orologeria (A clockwork orange, 1962) da cui è stato tratto, oltre a un musical, il film diretto da Stanley Kubrick "L'arancia meccanica". L'opera scritta con un linguaggio inventato, mescolanza di gergo popolare londinese e di desinenze slave, suscita all'uscita opposte reazioni tra i critici, alcuni dei quali accusano l'autore di frivolezza linguistica e sensazionalismo, ma viene oggi riconosciuto come uno dei migliori romanzi inglesi degli anni Sessanta, uno studio serio del problema del male, delle colpe e delle responsabilità della società.

Ma il culmine delle acrobazie linguistiche e della sua visione pessimistica della società, Burgess lo raggiunge con dei romanzi non di genere: la trilogia Enderby: Inside Mr. Enderby (1963), Enderby Outside (1968) e Enderby's End, or the Clockwork Testament (1974) - biografia psicologica e critica testuale insieme, di un immaginario poeta anarchico alter ego di Burgess stesso, ed MF (1971) - commedia nera di incesti e omicidi nelle isole del Mar dei Caraibi. Nel 1968 abbandona l'Inghilterra e vive a Malta, USA, Italia e Francia. In America tiene il posto di commediografo per il Tyrone Guthrie Theatre di Minneapolis e quello di professore di Inglese per il New York's City College. Della sua ultima produzione narrativa ricordiamo ABBA ABBA (1977), biografia fantastica della famiglia Wilson rintracciata nelle sue origini italiane, L'uomo di Nazareth (L'Homme de Nazareth, 1977), biografia non convenzionale di Cristo, 1985 (1978), ironico aggiornamento del famoso romanzo orwelliano 1984, The End of the World News (1982), Una visione degli spalti (A vision of battlements, 1965), I poteri delle tenebre (Earthly powers, 1980).


Al gusto dell'intreccio e della sperimentazione stilistica Burgess associa conservatorismo etico e politico, complicazioni religiose e psicoanalitiche. La sua attenzione per gli aspetti religiosi e didattici della scrittura gli ha fatto sconfessare sia la realizzazione filmica tratta dal suo libro più famoso, divenuto un vero cult-movie degli anni '70, in cui veniva soppresso il finale (l'ultimo capitolo, in cui i protagonisti si ravvedono), sia il libro stesso. Anthony Burgess è stato considerato uno dei più importanti - insieme a George Orwell ed Aldous Huxley - romanzieri della tradizione distopica, cioé dell'utopia alla rovescia, che presenta il futuro come realtà minacciosa e distruttiva. I modelli da lui imitati sono James Joyce, Laurence Sterne, Henry James ed Evelyn Waugh, a cui si rifà con l'ausilio di un virtuosismo linguistico eccezionale.

Contesto

Inghilterra (1939-1989)


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