Jacques
Brel
Jacques Brel
Jacques Brel è nato a Bruxelles nel
1929. Lasciò una famiglia alto- borghese e una carriera
direttiva nel cartonificio del padre, una moglie e due figlie
per andare a Paris nel 1953. A Bruxelles si era esibito in alcuni
locali, a Paris tra il 1953 e il 1954 collezionò 82 provini
falliti. Fu Giuliette Gré co a scegliere un brano di Brel
per il suo repertorio (ç a va le diable, [Olympia 1954]).
La casa discografica Philips pubblicò il primo 33 giri
del giovane cantautore: vendette solo 200 copie. Il premio dell'Acadé
mie Charles Cros nel 1956, per un disco che contiene il brano
Quand on n'a que l'amour, permette a Brel le prime affermazioni.
Conquista il grosso pubblico nel 1959: La valse àMille
Temps vende 500 mila copie. Alla destra e sinistra politica che
cercano di accaparrarselo, Brel dice: «Io non porto messaggi,
lo lascio fare ai postini». Acclamato a Paris e a Bruxelles,
trionfa all'Olympia nel 1960. Si sottopone a estenuanti tourné
es in tutto il mondo: è in Unione Sovietica, e nel 1965
al Carnagie Hall di New York.
L'1 novembre 1966, all'Olympia, Brel dà l'addio al pubblico,
non vuole diventare un impiegato della canzone. Tra il 1967 e
il 1974 si impegna nel cinema: fa 8 films come protagonista e
poi, dopo l'incontro con Marcel Carné , 2 films come protagonista
e regista.
Nell'ottobre 1968 rompe la promessa di non comparire più
in scena. Al Thé â tre Royal de la Monnaie [Bruxelles]
debutta con un suo adattamento in francese di "The Man of the
Mancha", celebre commedia musicale che Brel aveva applaudito a
Broadway un anno prima. Porta l'adattamento anche a Paris, al
Thé â tre des Champs Elysé es, che sarà
un trionfo nella stagione 1968-1969 Parisna. Alla 150 rappresentazione
Brel interrompe: ha appena saputo di avere un tumore al polmone.
La commedia chiude perché nessuno è in grado di
sostituirlo.
Pilota di volo 'a vista' da anni, si dedica ora al volo con gli
strumenti. Compra un aereo con cui gira l'europa. Tenta di realizzare
una sua commedia musicale, Le voyage sur la lune, ma la abbandona
in fase di prova. Nel 1972 ha un insuccesso parziale con il film
Frantz, mentre un vero fallimento finanziario è il film
Far West (1973): resta di quest'ultimo celebre una sola canzone,
J'arrive. Sotto la regia altrui ottiene buoni successi personali,
ma continua a ritenersi un pessimo attore. Dopo L'Emmerdeur (1973)
si ritira dagli schermi.
Acquista una barca a vela di 18 metri e va in Antille e Oceania.
Nel novembre 1974 è ricoverato a Bruxelles per un intervento
chirurgico. Tenta il giro del mondo a vela ma si ferma nei mari
del Sud. Ha al suo fianco la sua nuova compagna, Maddly Bamy,
che aveva conosciuta nel 1972. Si stabilisce a Hiva-Oa, nell'arcipelago
delle Isole Marchesi. Maddly Bamy raccoglierà le sue confidenze
biografiche nel libro Tu leur diras. Brel compra un aereo bimotore,
cui metterà nome Jojo (in memoria del suo grande amico
Georges Pasquieur morto di cancro), per assicurare il servizio
aeropostale con l'isola di Ua-Pou, a 150 chilometri di distanza.
Nei viaggi che lo portano in Francia per i controlli medici, si
muove in incognito, ma non smette di comporre.
Nel 1976 concede una breve apparizione nella versione cinematografica
di "Jacques Brel is alive and well and living in Paris", lavoro
teatrale di Mort Shuman a lui dedicato. Nel 1977 torna all'improvviso
a Paris per incidere un disco con brani scritti a Hiva-Oa: in
tempo record registra negli studi di Barclay 18 pezzi e ne sceglie
12 per quello che sarà il suo ultimo album: Brel. La prima
tiratura è di due milioni di copie che risultano vendute
già prima della consegna nei negozi. Il 90% degli enormi
proventi viene devoluto al Centro Medico per la Ricerca sul cancro,
il rimanente andrà alla moglie e alle figlie. Torna a Hiva-Oa:
vuole dedicarsi al paracadutismo e incidere un disco con Barbra
Streisand. Nel luglio 1978 un peggioramento lo costringe a tornare
a Paris.
Lunedì 9 ottobre 1978 un breve comunicato ufficiale annuncia
che Jacques Brel è morto alle 4,30. La sua bara è
spedita a Hiva-Oa, come da suo desiderio.
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