 Kurt
Vonnegut
Kurt Vonnegut jr
 Nato
a Indianapolis nel 1922, fu prigioniero di guerra in Germania.
Ha frequentato la Cornell University, il Carnegie Institute of
Technology e le Università del Tennessee e di Chicago.
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Ossessionato dalla immagine biblica della distruzione di Dresda,
rasa al suolo dai bombardieri nordamericani, ha preso di mira
servendosi della fantascienza e del romanzo di guerra il mito
novecentesco della violenza.
Esordio convenzionale. Con Distruggete le macchine (1953) ha raggiunto
la fama internazionale e l'etichetta di maestro di humor nero
e surrealista. Già ne Le sirene di Titan (The sirens of
Titan, 1959) il repertorio 'spaziale' è oggetto di demistificazione.
In Madre Notte (Mother Night, 1991) e in Culla di gatto (Cat's
cradle, 1963), la fusione dell'elemento fantascientifico con il
satirico produce balenanti effetti di straniamento.
Mattatoio cinque (Slaughterhouse five, 1969) segna il passaggio
a una nuova maniera. Alle distorsioni cronologiche operate dal
protagonista nei suoi spostamenti mentali dalla Terra al pianeta
di Tralfamadore corrisponde una scrittura metanarrativa che frantuma
la vicenda in segmenti e in sequenze spezzate, quasi a trasporre
sulla pagina l'impronta fisica della violenza. Per questa sua
capacità di stravolgere la narrativa popolare in sperimentale,
ponendosi come lucido e amaro interprete della società
contemporanea.
Tra gli altri suoi titoli: Colazione di campioni (Breakfast of
champions, 1973), Avanzo di galera (Jailbird, 1979), Deadeye Dick
(1981), Galápagos (1985) arcibizzarra storia di una crociera
alle Galápagos svoltasi nell'anno 1986 quando ancora gli
esseri umani erano dotati di «grossi cervelli» e potevano quindi
«lasciarsi sedurre dai misteri». Voce narrante è un essere
vivente che ci parla da un futuro lontanissimo, frutto dell'evoluzione
(o regressione?) dei discendenti di quel gruppo di umani, tra
incroci tra razze e culture diverse e effetti di lunga durata
delle radiazioni degli esperimenti atomici di Bikini. Surreale,
assurdo, pochezza umana e capacità d'autoinganno visti
con occhi tra il tenero e l'ironico sono gli ingredienti di un
romanzo spumeggiante e agrodolce.
Altri titoli: Dio la benedica Mr Rosewater, Domenica delle Palme,
Il grande tiratore.
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