Edward Elmer Smith
Edward
Elmer Smith nasce nel 1880 a Sheboygan, nel Wisconsin.
Trascorre la propria infanzia in campagna dove il padre
coltiva patate, lavorando - oltre che nei campi - anche
nelle segherie e talvolta come boscaiolo.
Frequenta la scuola elementare di Spokane e poi le medie-superiori
di Priest River.
A 18 anni, a causa di un dissidio col padre sul modo di
concimare un campo di patate, abbandona la fattoria e si
trasferisce a Spokane dove, per qualche tempo, si guadagna
da vivere facendo il conducente di tram... e probabilmente
non avrebbe mai proseguito gli studi se non fosse stato
per l'aiuto dei fratelli e delle sorelle maggiori. Il fratello
David lo raggiunge infatti a Spokane e lavora con lui trasportando
asfalto per la pavimentazione delle strade. I proventi dell'attività,
sommati alle sovvenzioni della sorella Rachel, vengono utilizzati
per permettere ad Edward di frequentare il corso preparatorio
per la University of Idaho. Per mantenersi e continuare
l'Università però il giovane Smith deve trovarsi
un lavoro in miniera.
Una notte - per salvarsi da un incendio - si getta, con
un balzo, dalla finestra della sua camera. Si frattura 5
costole e una gamba, ma la lesione più grave è
quella riportata al polso che non potrà usare per
un anno intero. Ormai inabile al lavoro manuale, Smith è
costretto a lasciare la miniera e di conseguenza a rinunciare
a studiare. Ma ancora una volta la famiglia gli viene incontro:
la vincita di 310 dollari fatta a poker dal fratello Daniel
e gli aiuti finanziari delle sorelle Rachel e Mary Elizabeth
gli permettono infatti di tornare all'Università.
Si laurea così in Ingegneria Chimica, e nel 1919
consegue il dottorato (Ph.D.) presso la George Washington
University.
Intanto supera un esame per entrare nel servizio governativo
come chimico, ottenendo un posto di lavoro presso l'U.S.
Bureau of Standards di Washington; ma già nel 1918
diviene chimico capo della privata F.W. Stock & Sons
di Hillsdale.
Inizia a scrivere durante gli anni dell'Università:
lettore abituale di Argosy ed appassionato di H.G. Wells,
Jules Verne, H. Rider Haggard, Edgar Allan Poe ed Edgar
Rice Burroughs, tra il 1915 ed il 1920 lavora al suo primo
romanzo, The Skylark of Space, con Lee Hawkins Garby, moglie
di un ex-compagno di studi. Smith tratta la parte scientifica
e d'azione, mentre la signora Garby si occupa del lato sentimentale-amoroso
della vicenda, la cui presenza era all'epoca ritenuta essenziale
nell'economia di un buon romanzo di fantascienza. Dopo essere
stato rifiutato da quasi tutti gli editori e le pulp magazines
dell'epoca, perché ritenuto troppo "eccentrico",
il libro viene finalmente pubblicato nel 1928 su Amazing
Stories. Grazie al fascino tranquillo, domestico e confortevole
che lo rende unico nella storia della fantascienza, The
Skylark of Space diviene subito un classico... e questo
nonostante la presenza di personaggi, alcuni stereotipati
e altri sovrumani, la superficialità della trama
e l'eccessiva presenza di monologhi semi-tecnici nei dialoghi.
E al direttore di Amazing, T. O'Conor Sloane, piace talmente,
da chiedere subito a Smith un seguito. La signora Garby
però non ha interesse ad iniziare una nuova collaborazione,
così Skylark Three viene scritto interamente da Smith.
Dal punto di vista tecnico-letterario Skylark Three è
molto migliore di The Skylark of Space e molto di più
contribuisce a cambiare la Space Opera con le sue immani
battaglie spaziali, le sue astronavi lunghe chilometri,
il suo favoloso assortimento di bizzarri alieni...
Nel 1931 pubblica Spacehounds of IPC in cui descrive i «motori
a Ioni» decenni prima della loro effettiva realizzazione.
Nelle intenzioni dell'autore Spacehounds of IPC avrebbe
dovuto dar vita ad una nuova serie ma, essendo limitato
entro i confini del nostro Sistema Solare, il romanzo non
ottiene, pur essendo valido, il successo sperato.
Nel 1933 appare, sempre su Amazing, Triplanetary, un romanzo
sui "Mondi Unificati" di Terra, Venere e Marte,
che introduce il concetto di volo «anti-inerziale»,
probabilmente la trovata migliore mai descritta, in un romanzo
di fantascienza, per superare il limite della velocità
della Luce.
Nell'inverno 1933-1934 scrive Skylark of Valeron, che viene
pubblicato su Astounding Stories. Per i sette numeri su
cui viene serializzato, la tiratura di Astounding aumenta
di ben 10.000 copie, e per la prima volta nella sua storia,
la rivista realizza un utile.
Nel 1936 lascia la F.W. Stock & Sons per passare alla
Dawn Doughnut.
Nel 1937 abbandona la serie Skylark (nelle intenzioni dell'autore
Skylark of Valeron doveva infatti essere il volume conclusivo
del ciclo) e scrive un abbozzo di 80 pagine per un colossale
romanzo di 400.000 parole diviso in 4 parti: Galactic Patrol,
The Gray Lensman, Second-Stage Lensman e Children of the
Lens... poi divenuti però la famosa serie The History
of Galactic Civilization. I Lensmen sono uomini (e donne)
provenienti da molti mondi, addestrati a raggiungere risultati
fisici e mentali tanto elevati da poter essere considerati
gli iniziatori di una razza superiore, che portano al polso
la Lente, uno strumento di comunicazione sintonizzato sulla
personalità di chi lo detiene. Per includerlo nella
serie Smith riscrive Triplanetary, aggiungendovi anche 6
capitoli nuovi. Inoltre scrive un romanzo-ponte, The First
Lensman, al fine di collegare Triplanetary con Galactic
Patrol.
Durante la Seconda Guerra Mondiale lavora nella fabbrica
di materiale bellico di Kingsbury, nell'Indiana, occupandosi
della produzione di esplosivi, e poi come metallurgista
presso la Allis-Chalmers. Dopo il conflitto passa alla J.W.
Allens di Chicago, dove rimarrà fino alla pensione.
Nel 1963 viene premiato alla Sci-Fi World Convention per
i suoi importanti contributi alla fantascienza. Lo stesso
anno ritorna, con Skylark DuQuesne, ai personaggi e alle
situazioni che gli avevano dato notorietà e fama
trent'anni prima.
Muore a Seaside, nell'Oregon, nel 1965 di attacco di cuore,
appena due settimane dopo che If completava la pubblicazione
a puntate di Skylark DuQuesne. Morendo lascia incompleti
numerosi manoscritti che verranno ripresi da altri autori.
Smith - detto «doc.» per la sua laurea in
Ingegneria Chimica - è stato uno degli autori più
importanti della fantascienza dell'Età dell'Oro,
soprattutto per quel che riguarda l'evoluzione della Space
Opera: è infatti considerato il padre della Superscienza,
quel particolare sottogenere della fantascienza imperniato
su stupefacenti invenzioni, concetti ed idee scientifiche,
inserite in una trama zeppa di avventure galattiche e battaglie
cosmiche.
Contesto
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