Quino
Joaquìn
Salvador Lavado Tejòn (in arte Quino) è nato
a Mendoza, in Argentina, nel 1932. Abbandonata la scuola
di Belle Arti della sua città, disegna il suo primo
fumetto nel 1950, per la pubblicità di un negozio
di stoffe. Dopo qualche anno e dopo il servizio militare,
le sue storie senza parole cominciano ad avere successo
in Sud America. Nel 1963 viene pubblicata la sua prima raccolta,
Mundo Quino, e nello stesso anno un’agenzia pubblicitaria
gli commissiona una striscia per una ditta di elettrodomestici:
il progetto non va in porto, ma nasce Mafalda, che in poco
tempo diventa popolarissima in tutto il mondo. Dieci anni
dopo Quino decide di interrompere il lavoro sulle strisce
del suo personaggio più famoso, e non lo riprenderà
più, mentre continua a raccontare storie esilaranti
con protagonisti senza nome.
La
bambina creata da Quino è la più arrabbiata
del mondo dei fumetti. Mafalda odia la minestra e qualcos’altro
ancora: il mondo, per esempio, che fa pochissimo per risolvere
i suoi più reali e drammatici problemi, come la fame,
la guerra, l’ingiustizia sociale. E ancora il giornale
radio, che non dà mai buone notizie, la pubblicità,
che non dice mai la verità, gli adulti, che sembrano
vivere con le fette di prosciutto agli occhi, e anche certi
suoi coetanei, come la sua amichetta Susanita, che sa solo
sognare a occhi aperti zuccherose storie romantiche e improbabili
principi azzurri. Con la partecipazione di personaggi irresistibili,
quali i suoi genitori, il fratellino Nando, gli amici Libertà,
Felipe e Miguelito, le intelligenti, celeberrime, divertentissime
strisce di Mafalda sono un costante richiamo alla saggezza
dei bambini e alla nostra responsabilità di adulti.
Contesto
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