Carson
McCullers
Carson McCullers
Carson McCullers nacque a Columbus [Georgia, USA] nel 1917
(morì a Nyack [New York] nel 1967). Negli anni della sua
infanzia nel Sud, si impressero in lei scenari immagini figure
che ricorreranno ossessivamente nella sua narrativa: le estati
accecanti, i piccoli caffé, i quartieri decaduti, gli strani
personaggi deformati dall'oppressione della vita di provincia.
Nel suo primo romanzo, Il cuore è un cacciatore solitario
(The heart is a lonely hunter, 1940) esprime per la prima volta
il tema della incomunicabilità, costante fissa della sua
narrativa. Passioni incontrollabili dominano l'universo di Riflessi
in un occhio d'oro (Reflections in a golden eye, 1941) in cui
l'attrazione tra i poli opposti della violenza e della innocenza
provoca la tragedia. Ne L'invitato delle nozze (The member of
the wedding, 1946) l'occhio dell'adolescente Frankie stravolge
gli eventi dell'amore e del matrimonio di cui è testimone.
Nella raccolta La ballata del caffé triste (The ballad
of the sad caffè, 1951) il racconto lungo che dà
titolo al libro esplora il tema dell'androgino come impossibile
tentativo di unione tra opposti. In Orologio senza lancette (Clock
without hands, 1961) McCullers affronta il tema della morte come
attesa dell'impossibile in una cittadina del Sud lacerata dall'odio
razziale. Postumo è stato pubblicato Il cuore ipotecato
(The mortgaged heart, 1968) raccolta di racconti giovanili. L'apparato
'gotico' della narrativa del Sud, carico di echi faulkneriani
diventa, nell'elaborazione di McCullers un penetrante strumento
di indagine esistenziale.
© Antenati - 1994-1997
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