Norman
Mailer
Norman Mailer
Nato a Long-Branch [New Jersey] nel 1923, la sua biografia
coincide con la sua clamorosa vicenda pubblica di scrittore, erede
del protagonismo di Hemingway. Partecipò alla seconda guerra
mondiale nel Pacifico. Esibì le sue posizioni politiche
di dissenso: contro il maccarthismo, poi contro l'intervento nordamericano
in Vietnam. Turbinose le scelte private, ampiamente pubblicizzate.
La formula da lui proposta ne "Gli eserciti
della notte" (1968) «storia come romanzo / romanzo come storia»
sembra indicare l'obiettivo a cui, più o meno scopertamente,
tende la sua vastissima produzione romanzesca, saggistica, giornalistica.
Nello sforzo di definire le metamorfosi del Nordamerica contemporanea,
le sue «malattie» visibili nel pubblico come nel privato, i suoi
persistenti miti individualistici, i suoi eroi, Mailer ha abolito
progressivamente le barriere tra le varie forme codificate di
scrittura.
Nel suo primo fortunatissimo romanzo, Il
nudo e il morto (The naked and the dead, 1948), le tecniche di
Dos Passos (l'"occhio fotografico") sono riprese per contrapporre
il passato dei singoli al presente collettivo di un'azione bellica
nel Pacifico. Ne risulta uno studio dell'esercito come specchio
della società nordamericana, lacerata tra il sogno anarchico
dell'autonomia individuale e le pulsioni del potere. L'azione
si svolge secondo una rigorosa unità di tempo (la conquista
dell'isola di Anopopei dallo sbarco alla vittoria sui giapponesi)
e di spazio (l'isola stessa). I personaggi sono gli uomini del
plotone comandato dal tenente Hearn e gli ufficiali della divisione
da cui dipendono. Insieme formano un microcosmo della società
nordamericana, con le sue barriere di classe e di razza. Usando
la tecnica della «macchina del tempo» Mailer ricostruisce, in
lampeggianti squarci di passato, l'identità psichica di
ogni personaggio: Gallagher l'irlandese degli slums di Boston,
Martinez il messicano nato nel Texas, l'ebreo Goldstein, Ridges
il ragazzo di campagna, Red Valsen l'anarchico vagabondo, il sergente
Croft uomo del potere, il generale Cummings dominato dall'avidità
di comando uno psicotico reazionario che sogna altre guerre. Banco
di prova per i personaggi del romanzo è la disperata ricognizione
tra le impervie montagne dell'isola alle spalle delle linee giapponesi,
operazione che si rivelerà alla fine superflua. Nell'azione
il tenente Hearn, l'intellettuale liberale umiliato da Cummings,
affronta una inutile morte. Red è spezzato, alla prima
ribellione, dalla dura volontà di Croft che è a
sua volta sconfitto perché costretto a ordinare ai suoi
uomini di retrocedere. Sconfitto è anche il generale Cummings
che dopo una breve assenza scopre che la conquista dell'isola
si è compiuta senza di lui.
In Costa dei Barbari (Barbary shore, 1951)
e Il parco dei cervi (The deer park, 1955), Mailer sceglie come
oggetto gli USA della guerra fredda e del maccarthismo.
Nel saggio Il negro bianco (The white negro)
apparso nella raccolta Pubblicità per me stesso (Advertisements
for myself, 1959) e Le carte presidenziali (The presidential papers,
1963), definisce due tipologie dell'eroe nordamericano a lui contemporaneo:
quello che si incarna nello hipster, il ribelle, irradiante energie
psichiche non represse, e quella dell'uomo politico come «eroe
esistenziale», ipotizzato in John Kennedy. Un sogno nordamericano
(An american dream, 1965), presenta sullo sfondo di un Nordamerica
trasformata in incubo notturno, un tentativo di liberazione individuale
spinto fino al rischio estremo. L'anatomia dei miti nordamericani,
degradati dal potere a rituali violenti, è al centro di
Perché siamo in Vietnam? (Why are we in Vietnam?, 1967)
dove la caccia, tema letterario ricorrente in Melville, Hemingway,
Faulkner, è associata alla guerra tecnologica.
Con la ricostruzione della marcia di protesta
dei pacifisti contro il Pentagono ne Gli eserciti della notte
(The armies of the night, 1968), Mailer inaugura la sua geniale
versione della narrativa come «nuovo giornalismo» in competizione
con i mass-media. E' un nuovo genere che culmina ne Il canto del
boia (The executioner's song, 1979), ardito recupero del folklore
attuale nella biografia "veritiera" di un condannato a morte.
Il "Canto" è una epica carceraria, con cui Mailer si riaffermò
bardo nel Nordamerica dell'era tecnologica.
Carattere contingente hanno i molti saggi
pubblicati nel corso degli anni '70: l'antifemminista "Il prigioniero
del sesso" (The prisoner of sex, 1971), la biografia di Monroe
"Marilyn" (1973). Ambizioso il romanzo Antiche sere (Ancient evenings,
1983), bizzarra immersione nel passato mitico dell'antico Egitto,
resuscitato secondo i parametri della cultura tecnologica e psicoanalitica
di Mailer. I duri non ballano (Tough guys don't dance, 1985) è
un divertimento tra il 'gotico' e il poliziesco.
© Antenati - 1994-1997
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