Victor Jara
Victor Jara nasce nel 1938 a Loquen, una piccola città
nei pressi di Santiago, in Cile, da una famiglia di contadini.
Dopo alcuni anni di matrimonio, suo padre li abbandona e
la madre, Amanda, si ritrova a dover crescere da sola Victor
e i suoi fratelli e sorelle. E’ una donna ottimista
e molto forte: lei stessa una cantante, insegna a cantare
e a suonare la chitarra anche a Victor, e avrà una
grande influenza sul suo futuro stile musicale. Amanda muore
quando Victor ha solo 15 anni: egli allora entra in seminario,
ma dopo soli due anni ne esce per andare ad arruolarsi nell’esercito,
dove rimane per alcuni anni. Al suo ritorno a Loquen, Victor
inizia a studiare la musica popolare cilena e inizia anche
a interessarsi di politica. Comincia a esibirsi in pubblico
sempre più spesso, e nel 1966 esce il suo primo disco
intitolato semplicemente Victor Jara.
Le sue canzoni sono piene d’amore per il suo popolo,
semplice e gran lavoratore: molte di esse sono attacchi
contro le ingiustizie sociali e gli scandali politici. Victor
è elemento portante del movimento musicale conosciuto
come Nueva Cancion, coinvolto in molte attività rivoluzionarie.
Solge anche un’intensa attività teatrale: nel
1960 mise in scena come regista La Mandragola di Machiavelli
e successivamente autori come Bertoldt Brecht, Raul Ruiz,
Alessandro Sieveking, Peter Weiss. Nel 1961 come direttore
artistico lavorò in Olanda, Francia, Unione Sovietica,
Cecoslovacchia. Nello stesso anno conobbe Joan Turner. Nelle
elezioni presidenziali del 1973 si schiera per Salvador
Allende, dando concerti in favore dei suoi ideali politici.
La campagna di Allende è un successo ma, poco dopo
essere stato eletto, viene destituito da un colpo di stato
organizzato dai militari. Nel corso dei rastrellamenti di
quei giorni, anche Victor viene arrestato. Dopo alcuni giorni
di prigionia viene portato, assieme ad altri prigionieri
politici, nello stadio nazionale del Cile, dove aveva tenuto
alcuni dei suoi concerti per Allende. Lì i militari
stanno torturando i loro prigionieri: spezzano le mani di
Victor e lo deridono, dicendogli di cantare le sue canzoni.
Nonostante le torture, Victor intona la canzone del Partito
di Unità Popolare, e viene brutalmente ucciso a colpi
di pistola. E' il 1973. Sua moglie Joan viene condotta davanti
al suo corpo massacrato e ha solamente il tempo di organizzare
il funerale e la sepoltura, prima di dover lasciare segretamente
il paese, portando con sé alcuni nastri con la sua
musica.
Tra le sue canzoni più famose: Plegaría
a un labrador (con cui ebbe il primo premio al primo festival
della Nueva Cancion Chilena accompagnato dal complesso Quilapayún),
Te recuerdo Amanda, El cigarrito, El aparecido, (canzone
che porta come sottotitolo: Galope por E.CH.G. ovvero galope
-ritmo sudamericano- per Ernesto Che Guevara), El aparecido.
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