Luigi
Pirandello: notizie biografiche
Luigi Pirandello: notizie biografiche
Pirandello nacque a Agrigento (che allora
si chiamava Girgenti) nel 1867, nel podere di campagna chiamato
Caos, un toponimo cui Pirandello dette in seguito un valore simbolico
per sé e per la sua opera. La sua famiglia apparteneva
alla borghesia commerciale, di tradizione risorgimentale e garibaldina.
Ebbe interessi filologici e letterari, frequentò le università
di Palermo Roma e Bonn: si laureò a Bonn con una tesi in
tedesco di fonetica e morfologia sulla lingua della sua città
("La parlata di Girgenti"). Tornò in Italia nel 1892, si
stabilì a Roma. Grazie a Luigi Capuana strinse contatti
con la cultura militante, collaborò con scritti critici
e poesie alla «Nuova Antologia»; fece sul «Marzocco» un'accesa
polemica antidannunziana, insistette su vari pe riodici sul tema
della crisi dei valori di fine secolo (si veda il saggio Arte
e coscienza d'oggi , 1893).
Sposò Antonietta Portulano che gli
darà tre figli (Lietta, Stefano che divenne scrittore con
il nome di S. Landi, Fausto che divenne pittore). Una crisi delle
aziende familiari di zolfo rovinò il suo patrimonio e quello
della moglie: la moglie ne fu tanto sconvolta da averne per sempre
la mente scombinata. Pirandello si dedicò all'insegnamento:
nel 1897-1922 fu professore di stilistica prima e di letteratura
italiana poi nell'Istituto superiore di magistero di Roma.
Nel 1929 divenne accademico d'Italia. Nel
1934 ebbe il nobel. Egli aderì
pubblicamente al fascismo. Morì a Roma nel 1936 mentre
stava lavorando al dramma I giganti della montagna . Alla morte
di Pirandello sono rispettate le clausole testamen tarie: essere
avvolto nudo in un lenzuolo, messo in una cassa sul carro dei
poveri per un funerale senza fiori, senza discorsi, senza essere
accompagnato da alcuno, nemmeno dai figli.
Le motivazioni del premio nobel: "for his
bold and ingenious revival of dramatic and scenic art".
[1997]
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