Aleksej
Nikolaevic Tolstoj
Aleksej Nikolaevic Tolstoj
Aleksej Nikolaevic Tolstoj nato a Nikolaevsk [Samara]
nel 1882 (morto a Mosca nel 1945), esordì come poeta decadente
con Lirica (1907), Al di là dei fiumi azzurri (1911). Si
affermò soprattutto come narratore, apprezzato da Gor'kij:
Due vite 81911), Il signore zoppo (1912). e come drammaturgo:
Kasatka 81916), Krakobesy (1917). Dopo la rivoluzione emigrò
in Francia dove continuò a scrivere racconti: L'infanzia
di Nikita (1920-22), Sorelle (1922). Nel 1923 tornò in
URSS e fu attivissimo durante gli anni venti e trenta: scrisse
i racconti La macchina nera 81924), Miraggio (1924), il romanzo
fantascientifico L'iperboloide dell'ingegner Garin (1925-27),
il romanzo satirico le avventure di Nevzorov o Ibikus (1924).
La sua fama risulta legata alla monumentale trilogia dedicata
alla rivoluzione e alla guerra civile, La via dei tormenti (1927-
1941) e al romanzo storico Pietro I 81941) incentrato sulla figura
di Pietro I il Grande e sull'imporsi della Russia come potenza
mondiale. Entrambe le opere piacquero al potere sovietico che
ne fece uno dei letterati più in vista del periodo staliniano.
Durante la guerra svolse attività pubblicistica e narrativa,
con Il pane (1940) esaltazione della difesa di Caricyno, vicino
Mosca, organizzata da Stalin. Scrisse anche, con buon successo,
per il teatro: Ivan il Terribile (1943).
[1997]
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