Jules
Supervielle
Jules Supervielle
Jules Supervielle nacque a Montevideo nel 1884
(morì a Paris nel 1960), si laureò in lettere alla
Sorbona. Mantenne sempre un legame profondo con le sue origini
sudamericane. Cospicua la sua produzione in versi: Gli scali (Les
débarcadères, 1922), Gravitazioni (Gravitations,
1925), Il forzato innocente (Le forçat innocent, 1930),
La favola del mondo (La fable du monde, 1938), Memoria immemore
(Oublieuse mémoire, 1949), Il corpo tragico (Le corps tragique,
1959).
Supervielle si mantenne sempre a una certa distanza dai con temporanei
tentativi di rinnovamento formale dell'avanguardia. I suoi contatti
con il surrealismo non gli impedirono di conservare una sostanziale
autonomia, accettando il sogno come dato utilizzabile ma piegandolo
alla volontà della propria presenza cosciente. Le sue poesie
migliori sono quelle degli anni 1910-1930, in cui effettuò
un'insolita sintesi tra sensibilità latinoamericana e cultura
francese.
Supervielle ha scritto anche romanzi: L'uomo della pampa (L'homme
de la pampa, 1926), Il ladro di ragazzi (Le voleur d'enfants,
1926), Il sopravvivente (Le survuvant, 1928). E inoltre racconti,
e commedie come La bella nel bosco (La belle au bois, 1932), e
Robinson (1949).
[1997]
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