Erich
Maria Remarque
Erich Maria Remarque
Erich Maria Remarque, che era nato a Osnabrück
nel 1898 (il suo vero nome era Erich Paul Remark), combattè
nella prima guerra mondiale, fu ferito più volte. Dopo
aver fatto il giornalista a Berlin, fu costretto a fuggire dalla
Germania con l'avvento del nazismo; nel 1939 si trasferì
a New York e prese la cittadinanza americana (morì a Locarno
nel 1970).
Libro decisivo, molto pił di "Addio alle armi"
per il mondo alglosassone, fu quello di questo insoddisfatto agente
pubblicitario, che non volle mai atteggiarsi a letterato: Niente
di nuovo sul fronte occidentale (Im Westen nichts Neues) ebbe
un sensazionale successo nel 1929. Scritto in modo diretto e sobrio,
per lo pił con periodi brevi (a volte di 3-5 parole soltanto),
servendosi del punto come principale segno di interpunzione, il
romanzo di Remarque non era sentimentale ma neppure insensibile:
aspirava semplicemente all'oggettività: "né un atto
d'accusa né una confessione", secondo le parole della premessa,
ma la cronaca di una generazione, "la quale - anche se sfuggì
alle granate - venne distrutta dalla guerra". Un punto di vista
non neutrale, che urtò quanti avevano una visione eroica
del 1914-18. La condanna delle guerra è radicale, amare
le anali sulle spaventose distruzioni materiali e spirituali che
opera.
Anche i successivi romanzi sono ispirati a ideali
pacifisti e solidaristici: Tre camerati (Drei Kameraden, 1938),
Ama il prossimo tuo (Liebe deinen Nächsten, 1941), Arco di
trionfo (Arc de Trimphe, 1947), Tempo di vivere, tempo di morire
(Zeit zu leben und Zeit zu sterben, 1954), La notte di Lisbona
(Die Nacht von Lissabon, 1963), Ombre in paradiso (Schatten im
Paradies, 1971).
Molti dei suoi romanzi sono diventati plot
cinematografici.
[1997]
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