Giuseppe
Prezzolini
Giuseppe Prezzolini
Giuseppe Prezzolini nacque a Perugia da famiglia
senese. Il padre era prefetto del Regno d'Italia, ed era stato
in collegio con Giosuè Carducci. Giovane, conobbe tra gli
altri Edmondo De Amicis, amico del padre - che in qualità
di prefetto pregò il commissario della Pubblica Sicurezza
di non sorvegliare quel pericoloso socialista. Ebbe presto un
carattere ribelle e anticonformista. Amico di Papini, antidannunziani
per vocazione (ricorderà più tardi, che incontravano
D'Annunzio che cavalcava nei boschi di Settigano ma loro due facevano
finta di non vederlo per non salutarlo), visse a Firenze. Lasciò
il liceo a 17 anni, per ribellarsi a una infelice frase di un
insegnante. Negli ultimi anni, sempre polemico e informato, si
ritirò sul lago di Lugano (in Svizzera) insieme alla moglie
Jakie.
A 25 anni Giuseppe Prezzolini fondò La Voce, che ebbe una
funzione importante nella cultura italica di quegli anni. La rivista
aveva carattere idealista, laico e crociano. Polemista impenitente,
nel 1920 a Gobetti che pensava che il fascismo sarebbe durato
sei mesi predisse che avrebbe retto per 25 anni. Quando il fascismo
prese il potere, emigrò negli Stati Uniti dove ebbe una
cattedra alla Columbia University (dove incontrò Dino Bigongiari
con cui fu molto amico). Prezzolini è stato anche un importante
traduttore: per primo ha tradotto in italiano Stevenson, London,
Mauriac, Novalis, la "Teologia tedesca". E' stato consulente editoriale
ascoltato, grazie a lui si deve la pubblicazione delle prime poesie
di Sbarbaro. nella sua corrispondenza entrò in contatto
con le maggiori personalità del secolo - comrpeso Paolo
VI che lo invitò a tentare la salvezza dell'anima.
© Antenati - 1994-1998
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