Albert
Londres
Albert Londres
Albert Londres, nato nel 1884 (morì nel
1932 nell'incendio della nave Georges-Philippar che lo riportava
in patria dalla Cina), dopo l'esordio nel 1914 come cronista dal
fronte, profumatamente pagato per i suoi resoconti da terre lontane,
la sua prosa è tormentata e convulsa, scrive diari di viaggi
esotici che occupano, su «Le Petit Parisien» il ruolo un tempo
occupati dai feuilleton romanzeschi. Regala al piccolo borghese
francese, nell'epoca del primo boom della stampa a larga tiratura,
brividi da esploratore e vertigini da avventu riero. Il suo gemello
letterario è Paul Morand. Non è solo uno scrittore
figlio del romanticismo decadentista. Nel 1922 è in Cina
alla scoperta del problema dell'oppio, dei pirati, della guerra
civile; nel 1924 i suoi racconti dalla Caienna sulla vita dei
deportati scuotono il sistema carcerario francese. Al bagno (Au
bagne), la sua inchiesta sui deportati, fu messa in scena in un
teatro Parisno. Nel 1925 si occupa dei manicomi, e anche qui
su scita polemiche per le crude descrizioni che ne fa; nel 1929
è in Senegal e Niger, le sue parole suonano conto il sistema
colonia le; viaggia anche attraverso l'europa per occuparsi del
problema delle condizioni degli ebrei soggetti ai progrom: i suoi
27 arti coli saranno poi raccolti in volume e ripubblicati con
il titolo L'ebreo errante è arrivato (1930). Non è
un giornalismo ideologico quello di Londres, di cui esiste una
edizione delle Opere complete (Oeuvres complètes, 1992),
ma l'aderenza (che proviene dalla lezione realistica ottocentesca)
alla realtà ha conseguenze ideologiche esplosive per una
società borghese più usa a rimuovere che a mutare
le proprie condizioni di vita per risolvere i problemi.
[1997]
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