Jan
Lechon
Jan Lechon
Nato a Varsavia nel 1899 (il suo vero nome
era Leszek Serafinowicz, morì suicida nel 1956 a New York),
fu tra i fondatori della rivista «Skamander» di Varsavia. Da Paris
dove risiedeva dal 1930 come diplomatico, si tra- sferì
nel 1940 a New York.
La sua prima raccolta di versi Poema cremisi
(1920), tende a definire l'animo polacco attraverso la rievocazione
di personaggi storici. Nelle raccolte successive, tra cui Argenteo
e nero (1924) che sono sonetti di perfezione parnassiana, Cetra
di Bekwarek (1942, pubblicata a London), Aria del carillon (1945),
Raccolta di poesie (1954), espresse una concezione dell'uomo estremamente
pessimistica in cui vibra soprattutto la lirica del dolore esistenziale.
[1997]
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