Aldous
Huxley
Aldous Huxley
Aldous
Leonard Huxley nacque a Godalming (Surrey) nel 1894 (morì
a Hollywood nel 1963) da una famiglia di grandi tradizioni culturali:
suo nonno era Thomas Henry Huxley zoologo e biologo, uno dei più
accesi sostenitori delle teorie darwiniane di quegli anni. Il
padre, Leonard, aveva per lungo tempo diretto la Cornhill Magazine.
Lo zio di sua madre (Julia Arnold) lo scrittore Matthew Arnold.
Il fratello Julian Sorell diverrà biologo di fama mondiale
ed il fratellastro Andrew, sarà Premio Nobel per la Medicina.
A 16 anni s'iscrive alla Public School di Eton con l'intenzione
di diventare medico ma, appena iniziati gli studi, contrae una
grave forma di cheratite e, nel giro di pochi mesi perde quasi
completamente la vista. Riesce comunque ugualmente a portare a
termine gli studi imparando il braille e con l'aiuto di precettori
privati. Tuttavia il sogno di una brillante carriera scientifica
svanisce per sempre. A vent'anni, grazie all'uso di una lente
d'ingrandimento, riesce a recuperare l'uso di un occhio e può
così iscriversi al Balliol College di Oxford, dove, nel 1915,
si laurea in Letteratura Inglese e Filologia.
Inizia a scrivere durante il primo periodo bellico, pubblicando
recensioni di teatro, arte, musica e libri sulla prestigiosa rivista
Athenaeum e sulla Westmister Gazzette, e versi oscillanti fra
vena romantica e abile satira. Espresse in una serie di romanzi
ingegnosi e brillanti la crisi dei valori tradizionali seguita
al conflitto mondiale: Giallo cromo (Crome
yellow, 1921), Passo di danza (Antic
hay, 1923), Punto contro punto (Point
counter point, 1928). Centrale in questi romanzi è la riflessione
sul rapporto tra emozione soggettiva e realtà oggettiva,
tra giudizio etico- estetico e accertamento scientifico della
cause.
Crome Yellow è il suo primo, mediocre, romanzo. La sua
mancanza di trama è tuttavia ampiamente compensata dalle vivaci
caratterizzazioni dei personaggi e dalla brillantezza delle conversazioni.
Trascorre molti anni della sua vita viaggiando e dimorando a lungo
in Francia, Italia, India e USA (dove poi si trasferirà definitivamente
dal 1938). Risiede in Italia tra il 1923 e il 1930 - con esclusione
del 1925 e del 1926, trascorsi viaggiando in India. Importante
frutto di tale soggiorno è Point Counter Point, considerato unanimamente
come la miglior prova di Huxley nel campo del romanzo delle idee.
Con una tecnica che s'ispira a quella usata da James Joyce, Huxley
crea infatti un romanzo che si dispiega come un brano sinfonico:
attraverso la costante contrapposizione dei tempi, degli umori
dei personaggi e delle scene ritrae il flusso della vita in una
rappresentazione frammentaria che spetta al lettore unificare.
Durante il 1930 vive tra la Francia e l'Inghilterra. Iniziato
ad interessarsi di Politica, scrive, nel 1932, quello che è certamente
il suo romanzo più popolare: Brave New World, col quale raggiunge
notorietà internazionale. Dal 1934 inizia una serie di viaggi
in CentroAmerica e negli USA. Qui, nel 1937, entra in contatto
con l'équipe medica del dottor Bates di New York, che con la sua
terapia di Rafforzamento della Vista, riesce a curare in maniera
efficace la malattia alla cornea dell'autore ed a fargli recuperare
quasi totalmente la vista. Nel 1944 si dedica alla stesura di
The Perennial Philosophy, una raccolta di saggi filosofici che
mette a confronto, e commenta, tutti gli ideali dell'Uomo contemporaneo
- Religione, falso Misticismo, Scienza, Arte, sesso e Politica
- che viene pubblicata poco dopo il termine della Seconda Guerra
Mondiale. Nel 1952, sempre più affascinato dagli studi storici
e dal Misticismo, pubblica The Devils of Loudun, rigorosa ricostruzione
storica di un processo per stregoneria, nella Francia del Seicento.
Il libro è giustamente considerato l'opera più riuscita dello
scrittore - grazie alla ricchezza ed alla diversità dei temi trattati
- e l'autore se ne serve per rappresentare l'esperienza Umana
sulla Terra, in tutta la sua orrenda e grottesca tragicità. L'autore
abbandona ora progressivamente l'attività di narratore per dedicarsi
sempre più a quella di saggista ed alla meditazione filosofica
indotta dalla droga: Huxley si era infatti convinto che la felicità
e l'infelicità altro non fossero che il frutto di reazioni chimiche
all'interno dell'organismo umano. Questa considerazione lo porta
a sperimentare estesamente su sé stesso gli effetti della mescalina
e dell'acido lisergico, ed a comporre due importanti saggi - Doors
of Perception (1954) e Heaven and Hell (1956) - nei quali parla
diffusamente dei suoi esperimenti con le droghe... che permetterebbero
di «diventare consapevoli dell'esistenza di un mondo ulteriore».
Il successo di Brave New World, così come il dibattito che si
era intanto sviluppato attorno alle tesi discusse nel libro, spingono
lo scrittore a pubblicare, nel 1959, la raccolta di 12 saggi Brave
New World Revisited, con cui riesamina le sue profezie alla luce
degli avvenimenti di quegli anni. I pilastri ideologici che facevano
da sfondo al fortunato romanzo vengono qui ripresi ed analizzati
singolarmente per dimostrare che, in più di un caso, fanno già
parte, inavvertiti, della realtà presente. Nel 1962 Huxley torna
a scrivere narrativa con The Island, un'Utopia basata su un paradiso
terrestre in un'isola deserta, in cui rivivono anche i temi sviluppati
nei saggi. Tuttavia, l'aver interrotto l'attività di narratore
per tanti anni sembra aver menomato gravemente la sua capacità
di comunicare come scrittore: The Island risulta infatti uno dei
suoi romanzi meno leggibili. Scrive anche eccellenti libri di
viaggi, ed una commedia - The World of Light, messa in scena al
Royalty Theatre nel 1931. Nel 1960 gli viene diagnosticato un
cancro alla lingua e la sua vista riprende a peggiorare.
Nel suo romanzo più noto, Il nuovo
mondo (Brave new world, 1932), uno dei testi più
illustri della narrativa di anticipazio ne, svolge l'allarmata
profezia di una società interamente domi nata dagli apparati
tecnologici. La vicenda è ambientata nel fu turo, in un
mondo così tecnologico che gli anni si contano dalla nascita
di Ford, il gigante dell'industria dei motori. Siamo nel 632 dopo
Ford. Una dittatura ha riportato l'ordine nel mondo sconvolto
dalle guerre. La stabilità del sistema è assicurata
da un rigoroso controllo del numero e dei tipi dei cittadini che
nascono tutti in provetta. Il potere è nelle mani di 10
Controllori, il motto dello stato è "comunità, identità,
stabilità". In una Riserva sono confinati gli esemplari
di individui le cui caratteristiche non corrispondono a quelle
volute dai Controllori. Qui Bernard Marx, un alto funzionario
anticonformista, incontra John, un "diverso" perché nato
dal grembo di una donna, e ottiene di farlo uscire dalla Riserva.
Il giovane, prima impressionato e affascinato dalla società,
ne è a poco a poco disgustato. Per aver provocato una ribellione
deve presentarsi al Grande Controllore Mustapha Mond che gli dimostra
che la libertà nuoce alla felicità. John si ritira
in un faro abbandonato. Ma intorno al faro si assiepa una folla
che spia, curiosa e cattiva, la sua diversità. John non
regge e si uccide.
Nel 1937 Huxley si trasferì negli Stati Uniti. Nei successivi
La catena del passato (Eyeless in Gaza, 1936) e Dopo molte estati
(After many a summer dies the swan, 1939), abbandonò lo
schema della satira per affrontare la ricerca di valori positivi
e si dedicò allo studio della letteratura mistica ("The
perennial philosophy", 1945) e alla sperimentazione di al lucinogeno
come scorciatoia alla verità assoluta (The doors of perception,
1954; Heaven and hell, 1956). In Ritorno al nuovo mondo (Brave
new world revisited, 1956) Huxley dichiarò di aver peccato
di ottimismo nelle sue passate profezie, la realtà gli
appariva peggiore delle previsione, e indicò l'unica via
di scampo nella "conoscenza unitaria del Tao".
Huxley deve molto - a livello di fantascienza - al suo immediato
predecessore H.G. Wells. Di Wells condivise infatti l'ironia,
l'arguzia e l'umorismo nell'affrontare ogni sorta di tematica...
ma ne differì per aver sempre mantenuto una visione pessimistica
del futuro. Non è facile individuare nella vasta produzione di
Huxley un unico filo conduttore, poiché lo scrittore - intellettuale
irrequieto e curiosissimo - ha sempre partecipato con calore ed
entusiasmo al dibattito politico e culturale, ed allo sviluppo
delle scoperte scientifiche del suo tempo. Comunque, quasi tutte
le sue incursioni nella fantascienza, si presentano come Utopie
alla rovescia: il già citato Brave New World, After Many a Summer
Dies the Swan (1939), Ape and Essence (1949), e per certi versi
anche The Island, presentano infatti il futuro come realtà minacciosa
e distruttiva. Dotato di notevole capacità di preveggenza - che
certamente gli derivava dalla sua notevole erudizione - molti
degli orrori con cui ammoniva i suoi contemporanei sono oggi,
per noi, realtà quotidiana. Huxley si preoccupava soprattutto
della perdita dell'individualità e della libertà di pensiero,
tuttavia, come ebbe modo di osservare il filosofo tedesco Th.W.
Adorno, «Huxley si schiera [a differenza di altri romanzieri della
tradizione distopica, così ricorrente nella cultura britannica]
con coloro che all'era industriale rimproverano non tanto la disumanità,
quanto la decadenza dei costumi». Apprezzato dalla quasi totalità
della critica anglosassone, Huxley è stato spesso oggetto di studi
comparati con Evgenij Zamjatin, George Orwell ed Anthony Burgess.
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