Georg 
              Heym  
            
             
             
              Georg Heym 
               
               Nato a Hirschberg in Slesia nel 1887 (morto 
                a Berlin nel 1912). Tra le raccolte di liriche sono: Il giorno 
                eterno (Der ewige Tag, 1911), Umbra vitae (1912). Ha pubblicato 
                anche drammi (Atalanta, 1911) e raccolte di novelle (Il ladro, 
                Der Dieb, 1913). 
                 
                 Le sue poesie sono composte in forme metriche 
                di classica re golarità, ma dotate di grande forza espressiva 
                (ma senza far par te Heym dell'espressionismo): manifestò 
                il suo disagio nei con fronti della realtà borghese in 
                termini vitalistico-irrazionali. Anticipa, in visioni apocalittiche, 
                con immagini spettrali e vio lente, la catastrofe della guerra 
                e l'alienazione inesorabile della civiltà moderna. 
                 
                 Nel suo linguaggio è l'influsso dei 
                poeti presimbolisti (soprattutto Baudelaire). 
               
              
               
              [1997]
              
             
            
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