Storia della letteratura europea - Torna in homepageJean Giraudoux


Jean Giraudoux

Nato a Bellac (Haute-Vienne) nel 1882 (morto a Paris nel 1944), nel 1903 entrò alla Scuola Normale Superiore dove si dedicò a studi di germanistica. Nel 1910 iniziò la carriera diplomatica.
Ha esordito con una raccolta di racconti , Le provinciali (Les provinciales, 1909). La sua opera migliore, Susanna e il Pacifico (Suzanne et le Pacifique, 1921); Bella (1926); Eglantine (1927). Dopo aver incontrato L. Jouvet, si dedicò prevalentemente al teatro: Siegfried (1928), Amphitryon 38 (1929), Judith (1931), Intermezzo (1933), La guerra di troia non si farà (La guerre de Troie n'aura pas lieu, 1935), Electre (1937), Ondine (1939), Sodome e Gomorrhe (1948).
Postumi sono apparsi i drammi La pazza di Chaillot (La folle de Chaillot, 1945), e Per Lucrezia (Pour Lucrèce, 1953); e il romanzo La bugiarda (La menteuse, 1969).
"La pazza di Chaillot" è una commedia in due atti, ambientata nel quartiere di Chaillot, a Paris: qui vive un piccolo gruppo di strane persone: uno straccivendolo, un venditore ambulante, la sguattera Irma, e Aurélie vecchia e bizzarra "contessa" detta appunto la pazza di Chaillot. Un giorno Aurélie apprende che alcuni potenti uomini d'affari intendono cercare il petrolio nel sottosuolo di Chaillot, decide di attrarli nella sua cantina fingendo di aver trovato il petrolio e farli morire. Prima di attuare il piano convoca tre amiche: la pazza di Passy, la pazza di Saint-Sulpice, la pazza della Concorde, oltre ad alcuni emarginati del quartiere: con essi istituisce una specie di processo. La difesa dei ricchi uomini è affidata allo straccivendolo. Condannati a morte, i potenti sono attirati nella cantina e fatti precipitare attraverso una botola direttamente nelle fogne di Paris.
Le opere saggistiche mostrano una raffinata cultura: Jean Racine (1930), Le cinque tentazioni di La Fontaine (1938), Senza poteri (postuma, 1946).
Giraudoux ha un talento poetico immaginoso e paradossale, conciliato con un sostanziale rispetto delle convenzioni: il fascino del suo teatro nasce da un singolare equilibrio tra considerazio ne pessimistico-stoica dei destini dell'uomo, contesti e situazioni al limite dell'illogico o dell'umoristico, e un prezioso gioco verbale fatto di sottili analogie e metafore.

Contesto

Teatro tra le due guerre


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