Jean
Cocteau
Jean Cocteau
Nato a Maisons-Laffitte, nel Seine-et-Oise nel 1889 (morto
a Milly-la- Forêt, nel Fontainebleau, nel 1963), fu amico
di Picasso, Apollinaire, Stravinskij, Diaghilev. Nella sua copiosa
produzione riflettè tutte le mode letterarie e artistiche,
a volte anche simultaneamente, degli anni tra le due guerre.
La sua produzione in versi è raccolta in parte nel volume
Poesie 1913-1923 (1924): concilia una
fantasia influenzata dai pittori cubisti con l'imitazione metrica
dei poeti del XVI secolo francese.
Nelle opere teatrali ha tentato di modernizzare gli antichi miti:
Orfeo (Orphée, 1927), Antigone
(1928), La macchina infernale (La machine
infernale, 1934), Bacco (Bacchus, 1952).
In altre inserisce temi tragici del costume contemporaneo: I
parenti terribili (Les parents terribles, 1938).
Tra i romanzi degno di nota è I ragazzi
terribili (Les enfants terribles, 1929) documento intenso
e singolare della disperazione moderna.
Tra i film da lui realizzati, quello autobiografico Il
sangue di un poeta (Le sang d’un poète, 1931), e
la versione del suo dramma Orfeo (1949),
seguito da Il testamento di Orfeo (Le
testament d’Orphée, 1960). Cocteau definì il suo
“Il sangue di un poeta” film anti-surrealista. Si tratta di una
riflessione artistica, il film ha per oggetto argomenti legati
alla produzione dell’arte: i rapporti del poeta con l’ispirazione,
l’autonomia e l’immortalità dell’opera ecc. Tra questi
problemi estetici si inserisce l’argomento omosessualità,
elemento autobiografico che tenta di collegare la vicenda personale
a una problematica più generica. Stessi risultati ottiene
la voce di Cocteau che qua e là interviene sulle immagini,
mentre gli avvenimenti si susseguono senza alcun apparente legame
logico. Il film fu definito da Cocteau “documentario realista
di avvenimenti irreali”. Molte degli elementi figurativi presenti
in questo film saranno ripresi da Cocteau nelle opere filmiche
successive.
L'opera di Cocteau rappresenta un tentativo, tra i più
caratteristici del suo tempo, di adesione a un'estetica che consenta
l'uso dei registri del reale e del surreale, il ricorso alle molteplici
espressioni della vita interiore offerte dall'arte, anche rischiando
gli esiti più paradossali.
Cocteau è stato anche disegnatore e pittore, ed ha collaborato
con diversi musicisti.
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