Johannes 
              Robert Becher 
            
             
             
              Johannes Robert Becher 
               
               Nato a Monaco nel 1891 (morto a Berlin nel 1958), 
                iscritto al partito comunista tedesco, si rifugiò in Russia 
                all'avvento del nazismo. Dopo la guerra ha ricoperto alte cariche 
                nella Repubblica democratica tedesca, nel 1954 ministro dell'istruzione. 
                 
                Le sue prime opere esaltano i capi della rivoluzione, la missione 
                redentrice del proletariato, la fratellanza universale (De profundis 
                domine, 1913). In Ritmi meccanici (Maschinenrhythmen, 1926) ha 
                rappresentato il disfacimento della società capitalisti 
                ca elaborando uno stile che rompe i limiti della sintassi tradi 
                zionale per raggiungere toni di grande violenza espressiva. 
                 
                Durante l'emigrazione la sua poesia si fece più convenzionale 
                e popolare, cercando un linguaggio accessibile alle masse e utile 
                alla causa politica. Anche nei romanzi ("Addio", Abschied, 1946) 
                e nei drammi ("La strada per Füssen", Der Wag nach Füssen, 
                1953) si servì di uno stile lineare in ossequio ai dettami 
                del realismo socialista. 
               
              
               
              [1997]
              
             
            
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