Henri 
              Barbusse  
            
             
             
              Henri Barbusse 
               
               Nato a Asnières-sur-Seine nel 1873 
                (morì a Mosca nel 1935), ottenne il primo successo di pubblico 
                con il romanzo L'inferno (L'enfer, 1908) in cui già affiora 
                la polemica antirazionalista. Il fuoco (Le feu, 1916), ben presto 
                tradotto in molte lingue, è un'agghiacciante descrizione 
                della vita di trincea durante il primo conflitto mondiale, cui 
                Barbusse aveva partecipato come vo lontario. 
                 
                 Dopo la guerra, Barbusse, polemista esuberante, 
                propugnò le sue idee di sinistra nella rivista «Clarté», 
                cui collaborarono G. Duhamel, I. Blasco Ibañez, J. Romains 
                e S. Zweig. Negli anni successivi si avvicinò al marxismo 
                fino a diventare comunista militante. Nell'ultimo periodo della 
                sua vita soggiornò in URSS e svolse attività pubblicistica 
                politica. Tra i suoi saggi: Russia (Russie, 1930), Stalin (Staline, 
                1935). 
               
              
               
              [1997]
              
             
            
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