Jean
Anouilh
Jean Anouilh
Nato nel 1910 a Bordeaux, ha debuttato nel 1932 con la comme
dia L'ermellino (L'hermine). Ben accolte furono anche le successive:
Il viaggiatore senza bagaglio (Le voyageur
sans bagage, 1937), La selvaggia (La
sauvage, 1938), Il ballo dei ladri (Le
bal des voleurs, 1938), e le rivisitazioni moderne di temi classici:
Eurydice (1942) e Antigone
(1944).
Sia nelle commedia classificate dallo stesso Anouilh come "nere",
"rosa" o "brillanti", dà prova di estrema versatilità
formale. Esprime un visione fondamentalmente tragica della vita,
colta nelle sue irrisolte contraddizioni.
Nelle opere successive ha introdotto elementi autobiografici,
e alluso a problemi d'ordine politico pur restando fedele alla
sua ispirazione disimpegnata, sempre con notevole virtuosismo
tecnico e una concezione teatrale estranea alle forme del realismo
e priva di precisi contenuti ideologici: L'invito
al castello (L'invitation au château, 1947), Medea
(Médée, 1953), L'allodola
(L'alouette, 1953), Beckett o l'onore di dio
(Becket ou l'honneur de Dieu, 1959), Caro Antonio
o l'amore fallito (Cher Antoine ou l'amour raté,
1969), I pesci rossi o mio padre, questo eroe
(Les poissons rouges ou mon père, ce héros, 1970),
L'arresto (L'arrestation, 1975).
"Becket o l'onore di dio" è un dramma in 4 atti. Protagonista
è Thomas Becket, di origini servili, che riesce grazie
al coraggio e alla raffinata cultura a diventare amico di re Enrico
II Plantageneto; con i suoi consigli lo aiuta a combattere i privilegi
temporali della chiesa. L'amicizia si spezza quando il re nomina
Becket primate della chiesa d'Inghilterra: Becket prende l'incarico
seriamente, convinto di essere depositario dell'"onore di Dio",
non esita a difendere i prelati dalle vessazioni dei vicari imperiali.
Per sfuggire alla vendetta del re è costretto all'esilio.
Dopo un tentativo di conciliazione in cui i due si struggono per
la fine della loro amicizia, Bechet rientra in In ghilterra senza
volersi piegare. Il re che non riesce ad accettare il tradimento
del primate ordina ai baroni di ucciderlo. Becket vestito con
i più solenni ornamenti affronta consapevolmente la morte
nella cattedrale. Il re promette di scoprire gli assassini, ma
affida proprio a uno di questi l'inchiesta.
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