Edmund
Wilson
Edmund Wilson
Nato a Red Bank [New Jersey] nel 1895 (morto
a Talcottville [New York] nel 1972), laureatosi a Princeton, si
formò, per legami di amicizia e di gusto, insieme alla
"generazione perduta". Fu critico militante sulle pagine dei settimanali
«New Republic» e «New Yorker». Furono i suoi articoli ad attirare
l'attenzione di critica e del pubblico sui giovani Hemingway,
Dos Passos, Fitzgerald, Faulkner.
Nel 1931 pubblicò il primo libro, Il castello
di Axel (Axel's castle), studio del simbolismo nella letteratura
occidentale, con lucida attenzione ai rapporti tra l'opera, le
vicende psicologiche dell'autore e il contesto sociale. Fu una
delle maggiori figure del mondo intellettuale USA, dotato di straordinaria
cultura e intelligenza. Scrisse anche Il pensiero multiplo (The
triple thinkers, 1938). Si avvicinò poi con prudenza agli
strumenti marxisti (Fino alla stazione di Finlandia , To the Finland
station, 1940) e freudiani ( la ferita e l'arco , The wound and
the bow, 1941). Sangue patriottico (Patriotic gore, 1962) è
sulla letteratura della guerra civile. Ha scritto di etnologia,
romanzi e poesie.
[1997]
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