Nathanael
West
Nathanael West
Nato a New York nel 1903, il suo vero nome
era Nathan Weinstein (morì a El Centro, California, nel
1940 a causa di un incidente stradale). Dopo un soggiorno a Paris
nel 1924-1926, tornò negli stati Uniti dove fece vari mestieri,
da vicedirettore di un albergo a sceneggiatore a Hollywood.
Nel 1931 pubblicò privatamente il
primo dei suoi quattro libri, La vita in sogno di Balso Snell
(The dream life of Balso Snell), una specie di fantasia surrealista
incentrata sulle "av venture scatologiche" di Balso Snell che
si spinge nelle viscere del cavallo di Troia, compiendo a rovescio
e in negativo, il viaggio iniziatico della grande letteratura.
Praticamente ignorato quando uscì, il libro presentava
i caratteri distintivi della futura produzione di West: una straordinaria
capacità fantastica, uno stile che presenta molte analogie,
per immediatezza e spregio delle regole spazio-temporali, con
quello dei fumetti.
Una specie di "romanzo a fumetti" è
Miss Lonelyhearts (1933) dove il protagonista, redattore di una
rubrica di "posta del cuo re" si scontra con una realtà
disumana e immodificabile. La critica al "sogno americano" trasformatosi
in incubo grottesco è più esplicita in Un milione
tondo tondo (A cool million, 1934), sulle vicende tragicomiche
di un giovane provinciale che diviene eroe e martire di un ipotetico
movimento fascista indige no.
Nell'ultimo romanzo Il giorno della locusta
(The day of the locust, 1939), nato dall'esperienza hollywoodiana,
West assume il crudele e fantasmagorico mondo del cinema a microcosmo
dell'inte ra società americana, percorsa da continui fremiti
di violenza e contagiata da un'insanabile avidità di fittizio.
E' tra le prime potenti analisi romanzesche della civiltà
dei mass-media.
[1997]
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