Allen
J.O. Tate
Allen J.O. Tate
Lo statunitense Allen J.O. Tate fu editore della «Sewanee Review»
(1944-46), proveniente anche lui dagli Agrarians e dai Fugitives:
sulle orme di Eliot denunciò il mali della democrazia del
pragmatismo del capitalismo industriale, vedeva nella poesia uno
strumento capace di porre ordine al flusso caotico dell'esistente.
I suoi saggi sono richiami alle istanze ordinatrici della tradizione,
del classicismo, della religione: Saggi reazionari (Reactionary
essays, 1936), Ragione nella follia (Reason in madness, 1940).
Ha scritto anche un romanzo storico, I padri (The fathers, 1932),
mentre la sua opera poetica è influenzata da Eliot, è
ardua profonda ispirata a un severo senso religioso della vita:
Mr Pope e altre poesie (Mr Pope and other poems, 1928), Il mediterraneo
e altre poesie (The Mediterranea and other poems, 1936), Il mare
d'inverno (Winter sea, 1945): distacco misura, wit metafisico
si fondono con un uso rinnovato dell'immagine sfrondata di ogni
mediazione decorativa e dunque diretta e violenta. Il suo componimento
più famoso, l'Ode ai caduti confederati (Ode to the confederate
dead, 1926) costituisce il manifesto poetico dell'ideologia aristocratica
e antimodernista che ebbe anche W. Faulkner
[1997]
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