Henry Kuttner
Henry
Kuttner nasce nel 1915 a Los Angeles.
Il padre è proprietario di una libreria, ma muore
quando Henry ha solo cinque anni. La madre si trasferisce
allora a San Francisco per fare l'affittacamere. Il ragazzo
cresce pertanto relativamente isolato, ma sviluppa fin da
giovane una grande propensione per lo scrivere soprattutto
nell'imitazione dello stile degli altri scrittori.
Nel 1936 pubblica su Weird Tales la sua prima storia, The
Graveyard Rats, un racconto su certi topi mostruosi che
vivono nei cunicoli sotterranei di un vecchio cimitero.
Negli anni seguenti il nome di Kuttner compare regolarmente
su Weird Tales, sia con storie horror - molte delle quali
sulla falsariga dei Cthulhoid Tales di H.P. Lovecraft, di
cui Kuttner fu anche corrispondente - sia con racconti di
Heroic Fantasy - come quelli di Elak of Atlantis (1938-1941),
figura di eroe che verrà presa come modello da Michael
Moorcock per il suo Elric of Melnibonè - imitazioni
delle avventure del Conan di Robert E. Howard. Inizia anche
a scrivere, dietro commissione, storie di fantascienza avventurosa
per la rivista Thrilling Wonder Stories, come la serie di
Hollywood on the Moon (1938-1940) - sulle avventure di una
troupe cinematografica sui vari pianeti del Sistema Solare
- che, con la sua formidabile galleria di alieni strani
e curiosi, molto si rifà allo stile di Stanley G.
Weinbaum.
Nel 1940 Kuttner è già un autore discretamente
popolare anche se risulta essere più portato all'horror
e alla fantasy che alla fantascienza, e nonostante che una
parte dei lettori lo accusasse di «speculare sul sesso»
(in un suo racconto una donna-leopardo si spoglia infatti
per sedurre il protagonista).
Quando Kuttner aveva cominciato a scrivere per Weird Tales,
Lovecraft lo aveva presto messo in contatto con Catherine
Lucille Moore, una scrittrice affermatasi per le sue colorite
storie di fantascienza alla Edgar Rice Burroughs e per le
sue avventure fantasy di Jirel of Joiry. Kuttner a quell'epoca
si recava spesso a New York, così, durante il viaggio,
si fermava regolarmente a Indianapolis dove abitava Moore.
Ed anche se la donna ha 3 anni più di lui, i due
si sposano nel 1940 e si trasferiscono a New York. Iniziano
allora una proficua collaborazione letteraria che caratterizzerà
tutta la successiva produzione narrativa di entrambi: uno
dei due iniziava una storia, e l'altro la riprendeva e la
continuava; poi il primo riprendeva in mano la parte scritta
dall'altro e così via fino alla stesura definitiva.
Qualche collaborazione c'era già stata anche prima:
nel 1937 col racconto Quest of the Starstone del ciclo di
Jirel of Joiry. Tutte le storie di Kuttner apparse dopo
il 1940 sono collaborazioni con la moglie, indipendentemente
dal fatto che apparissero sotto il nome del solo Kuttner,
sotto il nome di entrambi, o sotto gli pseudonimi comuni
di Lewis Padgett e Lawrence O'Donnell.
Pare che sia stato John W. Campbell jr. a suggerire ai due
di scrivere in collaborazione, anziché continuare
in maniera indipendente l'uno dall'altra, poiché
Kuttner tendeva a scrivere in fretta ed in modo brillante,
ma superficiale, mentre la Moore amava approfondire i risvolti
psicologici e sentimentali dei personaggi, ma era piuttosto
lenta nella stesura: da quando aveva iniziato a scrivere
nel 1933, in sette anni aveva infatti pubblicato appena
una ventina di racconti. La collaborazione gioverà
ad entrambi: lavorando insieme le avventure scritte da Kuttner
acquistano infatti maggiore spessore, le storie della Moore
prendono velocità e concretezza, i due diventano
quindi uno scrittore migliore di quanto non fossero da soli:
imparano da A.E. Van Vogt a sfruttare l'effetto sorpresa,
da Robert A. Heinlein ad immaginare un futuro plausibile,
da Isaac Asimov a sviluppare un filo logico fino alle sue
conseguenze assurde, ed elaborano uno stile comune che pare
amalgamare tra loro le caratteristiche degli scrittori più
apprezzati dell'epoca. La loro caratteristica fu poi quella
di scrivere "odissee negative", le loro storie
partono infatti da una realtà abbastanza normale,
in cui irrompe - con tutte le sue devastanti conseguenze
- il novum fantascientifico, che può essere tanto
una semplice invenzione, quanto una visita dal futuro.
Tra i loro lavori più importanti ricordiamo il ciclo
del Dr. Gallegher (1943-1948) - una serie di racconti incentrati
sulle strane e pericolose invenzioni del super-inventore
Gallegher, poi riuniti nel 1952 nel volume Robots Have no
Tails, e quello di Fury (1943-1947) - dall'atmosfera decadente
e bizantina, e i racconti A Gnome There was (1941), The
Twonky (1942) - metafora del lovecraftiano The Colour Out
of Space in chiave di fantascienza, Mimsy were the Borogoves
(1943) - su misteriose entità che rapiscono i bambini,
Line to Tomorrow (1945), Vintage Season (1946), Don't Look
Now (1948), e Home There's no Returning (1955).
La collaborazione continua fino al 1953, quando i due decidono
di iscriversi all'Università per laurearsi, diradando
di conseguenza la loro attività per le riviste. Kuttner
sta preparando la tesi, quando muore nel 1958 a Santa Monica,
in California.
Contesto
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