John
Dos Passos
John Dos Passos
Nato a Chicago nel 1896 (morto a Baltimora
nel 1970) studiò ad Harvard dove si laureò nel 1916.
Recatosi in Spagna a studiare architettura, vi fu sorpreso dalla
guerra. Prestò servizio prima nell'ambulanza francese e
poi nel corpo sanitario americano. Le reazioni alla guerra di
tre americani tipici furono da lui analizzati in Tre soldati (Three
soldiers, 1921). Nelle opere successive Dos Passos si convince
che l'artista deve assumere un preciso impegno politico, e nello
stesso tempo si dedica alla ricerca di adeguati strumenti espressivi.
In Manhattan transfer (1925) volle rendere
la simultanea molteplicità delle varie esistenze vissute
nella metropoli: ne deriva l'immagine di una città brulicante,
corrotta e corruttrice.
Tra i romanzi e le commedie successive in
cui Dos Passos si propose di attirare l'attenzione sulla dura
esistenza dei diseredati e sugli abusi del sistema economico,
solo la trilogia USA rappresenta un risultato convincente. Essa
è formata da Il 42esimo parallelo (The 42nd parallel,
1930), 1919 (1932) e Un mucchio di quattrini (The big money, 1936).
Vi si abbraccia i primi trent'anni del XX secolo. Tema di fondo
è la degenerazione del "sogno americano" in sistema capitalistico
fondato sull'ingiustizia e sullo sfruttamento. Dos Passos evita
di scadere nei toni della propaganda politica grazie agli originali
espedienti narrativi sperimentati: il "newsreel" (cine giornale),
citazione letterale, di effetto potentemente evocati vo, dei più
disparati giornali del periodo, montaggio di notizie di cronaca
di slogan e canzonette; la "biografia", conciso e vi vido resoconto
della vita di contemporanei illustri, posto soven te a ironico
contrasto con il destino dei personaggi; il "camera eye" (occhio
fotografico), impersonale commento sul ritmo del 'flusso di coscienza'
e affidato a una voce che coincide forse con quella dello stesso
autore, dà alla storia l'elemento individuale.
In "Il 42esimo parallelo" tra i tanti personaggi
è quello di J.V. Moorehouse, Mac il rivoluzionario, il
marinaio Williams che muore in una rissa il giorno dell'armistizio,
Dick Savage lo sfortunato intellettuale, Eleanor gelida esteta,
Evelyn insaziabilmente curiosa di uomini, Margo scopertamente
mercenaria. Tra i personaggi non ci sono protagonisti, ma un certo
rilievo ha Moorehouse, l'americano in ascesa che da una modestissima
posizione raggiunge una condizione molto elevata grazie ai suoi
modi accattivanti, alla conoscenza dei meccanismi psichici altrui
e al matrimonio con la figlia di un milionario.
La trilogia ebbe vasta influenza sulla narrativa
americana (N. Mailer, W. Burroughs) e su scrittori europei (J.P.
Sartre). Nel 1969 Dos Passos ormai lontano dalla realtà
americana, assorto nella meditazione sul passato, ha narrato tre
secoli di storia del paese dei suoi avi in Storia del Portogallo
(The Portugal story).
[1997]
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