Kipling e il fantastico
Riscoperta di recente, dopo anni di disprezzo e di oblio,
l'opera di Kipling si è rivelata come una delle più ricche
e singolari di tutta la Letteratura inglese. Avendo considerato
troppo a lungo Kipling come il cantore dell'Imperialismo
britannico, ci si era dimenticati che egli esprimeva un'idea
dell'Impero molto diversa da quella attribuitagli dai critici
che ne avevano letto le opere in maniera molto superficiale.
«Il fardello dell'Uomo bianco» da lui più volte affrontato,
consistente nel recare la civiltà - attraverso una forma
illuminata di Colonialismo - presso le popolazioni altrimenti
condannate alla barbarie, giustifica il fatto che se Kipling
aveva una fede incrollabile nella missione imperialistica
dell'Inghilterra, era perché la credeva capace di amare
e rispettare le nazioni e i popoli a lei sottomessi.
Precursore della fantascienza moderna (con le sue storie
che trattano di viaggi aerei, nuovi sistemi di comunicazione,
guerre future), Kipling ha immaginato - nei suoi racconti
fantastici - mondi sconosciuti che proiettano ombre inquietanti
sulla nostra esistenza quotidiana. Nelle sue creazioni convivono
Scienza e Magia, passato e futuro, sogno e Realtà, determinismo
occidentale e fatalismo orientale. E anche un qualcosa di
selvaggio ma dolce al tempo stesso, ancestrale e fraterno,
che riesce a toccare nell'intimo lettori giovani e adulti.
Le figure umane da lui descritte - provenienti da ogni angolo
del globo (indù, malesi, negri, cinesi, gurka, sikh, giapponesi,
afgani...) e da ogni classe sociale (ufficiali britannici
di cavalleria, funzionari, ingegneri, rajah, costruttori
di ponti, macchinisti delle ferrovie, mendicanti, mercanti,
santoni, principi, selvaggi...) - ci presentano tutte le
possibili sfaccettature dell'Umanità. Tutto questo in un
linguaggio che sperimenta continuamente sul ritmo, sul dialogo,
sul verso, e che si affida ad una vigile economia espressiva,
una straordinaria capacità di descrizione, e un costante
senso dell'intreccio. E' quest'abile commistione di elementi
che ha garantito - e garantisce tutt'oggi - il successo
della sua produzione.
(a cura di Domenico Gaspare Ferranti)
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