Storia della letteratura europea - Torna in homepageLa canzone in europa nel 1890-1917


La canzone in europa nel 1890-1917


Genere popolare per eccellenza, la canzone, l'accompagnamento di un testo cantato o recitato insieme a un motivo musicale, si muove nel sottofondo della vita quotidiana.
Prima dell'avvento dei mezzi di riproduzione sonori e dell'abbassamento dei relativi costi, la canzone è un fatto orale, affidato in gran parte alla tradizione orale. La produzione d'autore si avvale di locali d'avanspettacolo, oppure del melodramma o dell'operetta.
Le cose migliori e più interessanti provengono forse dai canti di lavoro da una parte e dai canti di protesta dall'altra. I canti di protesta ricevono un immediato aggancio dai fatti politici e di cronaca contemporanei. Espressione di una volontà di giustizia o di rivalsa, sono usati dai circoli politici più avanzati, per la propaganda politica, ma non solo. Uno dei filoni più inte ressanti all'interno di questi canti di protesta sono certamente i canti anarchici, i cui temi sono l'esaltazione dell'egualitari smo e della libertà, ma anche il ricordo di eventi politici particolarmente gravi. Tra questi, in Italia l'anonima ballata de Il feroce monarchico Bava, che rievoca la sanguinosa repressione dei moti popolari del 1898 a Milano, a opera dei cannoni del generale Bava Beccaris, su ordine del governo Pelloux. Attribuiti a Pietro Gori, composti durante il suo esilio nel 1894-1902 e pubblicati per la prima volta nel 1904 sono gli Stornelli d'esilio , a tipico contenuto anarchico: "nostra patria è il mondo intero | nostra legge è la libertà | ed un pensiero | ed un pensiero | [...] | ribelle in cor ci sta".
Si tratta di motivi musicali ripresi dalla tradizione popolare, riusati anche in altre canzoni e con altri testi, e che se gnano un 'filo rosso' all'interno del costume e della cultura non egemonica e non di potere, per tutto il XX secolo.

Il Cabaret

I fenomeni sociali più nuovi riguardano l'evoluzione dei luoghi e dei generi della canzone cittadina e borghese. Nasce nelle grandi città europee il cabaret.
A Paris [Francia] continua a tener banco il music-hall (nel 1893 nasce l'Olympia). Nel 1904 apre l'Alhambra, mentre canzone di qualità presenta il Bonino.
Alla fine dell'ottocento si diffonde un altro genere di locale, il cabaret. A Paris la maggior parte dei cabaret sono con centrati sulla riva destra della Senna, in particolare a Montmartre. Accanto alla Lune Rousse, il Lapin à Gill e il Chien Noir. Il più celebre è lo Chat Noir, che ebbe una vita breve ma intensa, dal 1881 al 1898: divenne posto alla moda per la borghesia Parisna che viene a farsi insultare con diletto da artisti come Bruant, umoristi come Allias, o dallo stesso direttore del locale, Rodolphe Salis. La satira e lo sbeffeggiamento trovano sfogo anche nel settimanale omonimo, «Le Chat noir», che viene creato dal gruppo degli habituées del locale. Tra i disegnatori erano personaggi famosi, come Caran d'Ache e Steinlen.


[1997]

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