Storia della letteratura europea - Torna in homepageIgor Vasilevic Severjanin


Igor Vasilevic Severjanin


Igor Vasilevic Severjanin era lo pseudonimo di I.V. Lotarëv, nacque a Pietroburgo nel 1877 (morì a Tallin nel 1941). Creò una poesia estremamente orecchiabile, spesso modulata sulle svenevoli cadenze delle romanze da salotto. Tra le sue raccolte poetiche si ricordano Ruscelli colmi di tigli (1911), e Ananassi nell champagne (1915). I suoi versi divulgano, a volte con compiaciuto esibizionismo, i temi del so lipsismo e del culto dell'istante: vi si rispecchiano la frivolezza e la volgarità della borghesia russa, noncurante della catastrofe incombente. Nel 1918 Severjanin si trovava in Estonia, decise di rimanere all'estero dove continuò a pubblicare raccolte di versi: in Estonia Verbena (1920), a Berlin pubblicò Menestrello (1922) e L'usignolo e La tragedia del titano (1923), a Bucarest Il pianoforte di Leandro (1935). Nel 1925 pubblicò un romanzo autobiografico in versi, Le campane della cattedrale dei sentimenti .



[1997]

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