Henry Rider Haggard
Henry
Rider Haggard nacque nel 1856 a West Bradenham Hall, in
Inghilterra (morì nel 1925 a London). Il padre era
avvocato, la madre una scrittrice dilettante. Avviato alla
carriera diplomatica, nel 1875 si trasferisce, ancora giovanissimo,
in SudAfrica dove studia Legge e svolge le funzioni di funzionario
della Corona, esercitando inizialmente l'attività
di vicesegretario del Governatore del Natal, e successivamente
le funzioni di giudice di pretoria. Partecipa direttamente
agli eventi che nel 1877 porteranno all'annessione del Transvaal
all'Impero Britannico, e di cui parla con competenza nella
sua prima opera - rigorosamente realistica - Cetywayo and
his White Neighbours. Il lungo soggiorno nel continente
africano gli permette di conoscere a fondo la storia e i
costumi degli zulù e delle altre etnie locali, fornendogli
quindi non pochi elementi per i suoi successivi scritti
d'avventura.
Ritornato nel 1881 a Londra, sposa Mariana Louisa Margitson,
una ricca ereditiera. La coppia vive inizialmente nel Transvaal,
dove Haggard possedeva un allevamento di struzzi, ma quando
la colonia viene ceduta dagli inglesi agli olandesi i due
fanno ritorno in patria. Qui l'autore esercita per qualche
anno la professione legale e, nel 1884 pubblica il suo primo
romanzo fantastico, Dawn. Ma il successo arriverà
solo l'anno seguente con King Salomon's Mines, romanzo nato
inizialmente per semplice scommessa: Haggard si era infatti
impegnato con un amico a scrivere un libro che superasse
il modello di R.L. Stevenson di Treasure Island, e lo ambientò
nel continente africano di cui aveva giustamente una profonda
conoscenza delle tradizioni, della storia e di cui fu appassionato
studioso delle vestigia delle antiche civiltà. L'enorme
ed inaspettato successo riscosso dal romanzo gli dà
la spinta per una carriera trionfale: al personaggio di
Allan Quatermain - protagonista del già citato King
Salomon's Mines - dedica infatti ben quindici volumi tra
romanzi e racconti, e nel 1887 scrive il celeberrimo She
col quale apre un ciclo narrativo dedicato al personaggio
di Ayesha, appartenente alla narrativa fantasy.
Il resto della sua produzione - principalmente romantico-fantastica
dal gusto oscillante fra la letteratura gialla e quella
d'avventura - è divisibile in tre gruppi: romanzi
«africani», tra cui ricordiamo Nada the Lily
(1891), Queen Sheba's Ring (1892) e The People of the Mist
(1894), storie dell'Antico Egitto tra cui citiamo Cleopatra
(1889) - rigorosa ricostruzione storica, Morning Star (1889),
The World's Desire (1890) - con cui l'autore riprende il
personaggio omerico di Ulisse, e Queen of the Dawn (1925),
e romanzi pseudostorici tra cui ricordiamo Montezuma's Daughter
(1893), The Wanderer's Necklace (1914) - sulle avventure
di un vichingo che si unisce all'Impero Romano d'Oriente
nella lotta contro i Musulmani, Moon of Israel: a Tale of
the Exodus (1918) e When the World Shook (1919) - sul mito
di Atlantide.
Tra il 1912 e il 1917, quale esperto di agricoltura, è
membro della Commissione Reale per le Colonie. Per i suoi
studi in questo campo - a cui l'autore dedica due volumi:
Rural England (1902) e The Poor and the Land (1905) - Haggard
viene nominato Baronetto nel 1912 e Commendatore dell'Impero
nel 1919.
Haggard scrisse moltissimi libri, la gran parte dei quali
narra della scoperta di civiltà antiche e sconosciute
da parte di esploratori bianchi, e in tutti risaltano la
sua potente immaginazione, la sua abilità nel fondere
elementi fantastici con i realistici dettagli di vita e
geografia, e la sua bravura nel delineare memorabili figure
umane come quelle dei già citati Allan Quatermain
ed Ayesha.
Il modello esplicito di Haggard è R.L. Stevenson,
da cui muta il gusto dell'esotico e del mistero, ma lo stesso
Haggard esercitò a sua volta una notevole influenza
sugli scrittori successivi, in particolar modo su Edgar
Rice Burroughs, Philip José Farmer e sull'amico Rudyard
Kipling, e più in generale sull'intero filone dei
«Mondi Perduti».
Contesto
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