Blaise
Cendrars
Blaise Cendrars
Blaise Cendrars è lo pseudonimo di Frédéric
Sauser Halle. Nato a La-Chaux-de-Fonds [Svizzera] nel 1887 (morì
a Paris nel 1961), condusse una vita errabonda, viaggiando in
tutti i continenti. Scrisse una serie di raccolte di versi: La
leggenda di Novgorod (La légende de Novgorod, 1909), Pasqua
a New York (La Pâques à New York, 1912), La prosa
del transiberiano e della piccola Je hanne de France (La prose
du transsibérien et de la petite Jehan ne de France, 1913).
Scrisse poi numerosi romanzi, spesso di ca rattere autobiografico,
avventuroso e esotico: L'oro (L'or, 1925), Morovagine (Morovagine,
1926), Le confessioni di Dan Yack (La confession de Dan Yack,
1929), La vita pericolosa (La vie dangereuse, 1938), La mano mozza
(La main coupée, 1946), Bourlin guer (1948). Scrisse saggi.
Lavorò anche nel cinema come sceneg giatore: si veda La
strada (1923) diretto da Abel Gance.
Cendrars fu un tipico figlio del suo tempo, inseguì l'ideale
di una letteratura capace di infrangere i vincoli della tradizione.
Il suo stile in poesia è volto soprattutto all'espressione
dell'irrazionale, dell'inquietudine interiore, dell'amarezza del
vivere, ricco di immagini insolite e evocazioni incisive. Ebbe
un notevole influsso su Apollinaire e sui surrealisti. Il suo
vitalismo nomadistico e la sua costante esplorazione del mondo
suggestionarono in varia misura scrittori come Valery Larbaud
e Paul Morand.
[1997]
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