Leonid
Nikolaevic Andreev
Leonid Nikolaevic Andreev
Leonid Nikolaevic Andreev nacque a Orel nel 1871 (morì
a Repino [Leningrad][1] nel 1919), visse a lungo in Finlandia
dove svolse una intensa propaganda bolscevica. Nei suoi migliori
racconti, come C'era una volta (1901), Il governatore (1906),
I sette im piccati (1908), descrisse con coraggioso realismo,
sotto l'in flusso dei racconti a tesi di Tolstoj, il disagio spirituale
del la società russa alle soglie della rivoluzione. In
altri racconti e soprattutto nei drammi più famosi come
La vita dell'uomo (1907), Le maschere nere (1908), Anatema (1909),
risentì invece del modernismo europeo.
Al centro di tutta la sua opera è la coscienza della
vanità della vita e di tutte le convenzioni umane, coscienza
che a volte si traduce in un messaggio di negazione totale così
violento da precorrere certi temi dell'espressionismo, come in
Re Fame (1908), mentre altre volte è incrinata da lampi
di tragica ironia che preannunciano il simbolismo russo e in particolare
la poesia di Blok.
Note:
[1] Altre nostre fonti dicono: Kuokkala (Finlandia)
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