Francesco 
              Filelfo 
            
             
             
              Francesco Filelfo
              Francesco Filelfo era nato a Tolentino [Macerata] il 25 luglio 
                1398. Appreso il greco a Costantinopoli, insegnò a Firenze 
                e poi a Pavia e Milano. Morì a Firenze nel 1481. 
               
              Fu un polemista irriducibile, un cortigiano spregiudicato. Partecipò 
                alle aspre lotte politiche e letterarie di fazione del tempo. 
                Il suo merito principale è forse quello di aver contribuito 
                a diffondere la cultura umanistica in ambiente lombardo. Scrisse 
                in latino delle Satire (Satyrae, 1448), 
                Odi (Odae, 1498). Incompiuto è 
                il poema Sphortias (1450-73) in lode 
                di Francesco Sforza, modellato sull'"Iliade". Zibaldone 
                in distici sono le Cose per gioco e cose serie 
                (De iocis et seriis, 1458-65). 
              Fu autore anche di un trattato dal titolo Disciplina 
                morale (De morali disciplina, 1473-81) troncato dalla morte. 
                Tradusse dal greco, soprattutto Lisia. 
              Scrisse anche epigrammi e epistole in greco. In volgare commentò 
                Alighieri, di cui risaltò il valore linguistico. 
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