Marsilius
Ficinus
Marsilius Ficinus
Marsilio Ficino era nato a Figline-Valdarno nel
1433 (morì a Careggi nel 1499). Studiò grammatica
e retorica a Firenze e Pisa. Protetto da Cosimo Medici, che gli
donò una villa a Careggi [Firenze] che divenne, a partire
dal 1474 luogo di riunione dell'Accademia Fiorentina. Egli tradusse
in latino tutto Platon (1462-1468), Plotino (1492), Dionigi l'Aeropagita
e il "Corpus hermeticum". Per lui esisteva una continuità
di fondo tra pensiero platonico e cristianesimo, c'era una progressiva
rivelazione di dio attraverso il "logos". Si impegnò nella
conciliazione tra le due correnti, volta a superare l'aristotelismo
e la scolastica dominante. La sua svolta trovò sistemazione
nella Teologia platonica sull'immortalità delle anime (Theologia
platonica de immortalitate animorum, 1482) e in una serie di altri
trattati ("La voluttà" De voluptate, 1457; "La religione
cristiana" De christiana religione, 1474; "Sulla vita" De vita,
1489). Nelle sue opere polemizzò contro il naturalismo
di stampo aristotelico, e contro i poeti, incapaci di andare oltre
una interpretazione passiva della natura e della materia e incapaci
di scorgere la verità che si nascondono dietro le "favole"
degli antichi. La sua influenza sulla cultura contemporanea e
successiva fu enorme, specie sulla trattatistica dell'amor platonico
e sulle nuove forme di lirica amorosa.
Umanesimo nel XV secolo
[1997]
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