XV
secolo inglese
XV secolo inglese
Il XV secolo è in Inghilterra un periodo
di crisi o, se si vuole, di transizione. Dopo una serie di guerre
feudali interne emerge la nazione assolutistica. Alla corte stuartiana
di Scozia persiste un clima cavalleresco. Fioriscono poeti in
lingua scozzese (scots): Robert Henryson,
William Dunbar, Gawin Douglas,
James I (1394\1437).
Solo con i Tudor in Inghilterra si avvierà un rinnovamento
culturale. Domina l'interesse per l'educazione e l'opera di laicizzazione
e diffusione culturale negli strati sociali emergenti. Continua
la produzione di romanzi e regesti, ma ora prevalgono le opere
didattiche.
La cosa più interessante avviene nel campo drammaturgico:
viene a maturazione la "sacra rappresentazione" (miracle play).
Nell'epoca del fiorire della "danza macabra" e della "nave dei
pazzi", la sacra rappresentazione fonde comico e macabro, sacro
e profano, crudeltà e pietà, stilizzazione rituale
e realismo domestico. I primi "miracle plays" risalgono al XII
secolo; nei secoli XIV-XV si sviluppano cicli professionali (Chester,
York, Wakefield). Altra forma teatrale è la "moralità"
(morality), che culmina in Everyman (XVI secolo), che deriva dal
dramma fiammingo "Eleckerlijke" (Ognuno). Con i divieti riformistici
di Henry VIII, e con lo spegnersi dello spirito religioso che
li sosteneva, i due generi teatrali declineranno, per confluire
nel teatro elisabettiano.
XV secolo
[1997]
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