Nicolò
Machiavelli: produzione poetica
Nicolò Machiavelli: produzione poetica
Importantissimo nella storia del pensiero e dell'interpretazione
dei fatti politici con I principati , opera che tutti
dovrebbero leggere ancora oggi, fautore dell'indipendenza delle
categorie dell'utile e del pratico dal moralistico, Machiavelli
va qui ricordato per le sue opere poetiche e di fiction. Come
rimatore scrisse una serie di operette in terza rima: un Decennale
primo , un Decennale secondo rimasto interrotto
(c.1504-6). Una serie di capitoli: Di fortuna , Dell'ingratitudine
, Dell'ambizione , in cui è lo sforzo di tradurre in figurazioni
allegoriche un nodo di risentimenti moralistico e personale, probabilmente
composti nel periodo dell'esilio. Poema incompiuto è L'asino
d'oro , cui lavorò ancora nel 1517. Lo spunto deriva
probabilmente da Apuleius: la trasformazione dell'uomo in bestia
a fini di espiazione e rigenerazione. Il poema è infarcito
di temi filosofici, parodistici, satirici, con troppe digressioni.
Nelle parti migliori si sente il risentimento autobiografico,
una certa incisività gnomica. Scrisse anche un capitolo
pastorale; pochi sonetti, epigrammi, strambotti, una prolissa
serenata in ottave e scialbi canti carnascialeschi. Il realismo
delle rime è condizionato dall'uso di moduli di riporto,
soprattutto dalla "Commedia" di Alighieri e dal "Morgante"
di Pulci. Machiavelli, che in una lettera a Guicciardini del 1525
si qualifica come «historico, comico et tragico», risulta nelle
lettere e nelle prose politiche e di analisi storica, molto efficace
e vario.
[1997]
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