Tommaso 
              Stigliani 
            
             
             
               
                
                   Tommaso Stigliani 
                
                Tra gli antimarinisti un posto occupa Tommaso 
                Stigliani. Nato a Matera nel 1573 (morì a Roma nel 1661), 
                esordì nel 1600 con il poemetto in ottave Il Polifemo di 
                ispirazione ovidiana e sannazariana. Seguirono una prima raccolta 
                di "Rime" (1601) che confluì poi nel Canzoniere (1605 e 
                1623). Suo anche il poema Il mondo nuovo che passò dai 
                venti canti dell'edizione del 1617 ai 34 dell'edizione del 1628: 
                si tratta di una trasposizione epica dell'impresa di Colombo. 
                Qui è l'allusione a Marino quale "pesciuomo", che fu all'origine 
                di una lunga disputa tra lui e Marino e le due schiere di seguaci. 
                L'attacco a Marino ebbe migliori sviluppi teorici nella prosa 
                polemica intitolata l'Occhiale (1627): la sua è una ripresa 
                di motivi classicisti contro le bizzarrie barocchiste. Stigliani 
                fu sostanzialmente un manierista, continuatore dei modi tardo-petrarcheschi 
                con l'innesto di una più libera estrosità lessicale 
                e stilistica. 
                 
                
                 
              
              
             
            
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