Storia della letteratura europea - Torna in homepageGabriel Naudé


Gabriel Naudé

Nato a Paris nel 1600 (morì a Abbeville [Piccardia] nel 1653), studiò medicina a Paris e a Padova, erudito, in contatto con gli uomini politici del suo tempo, fu segretario dell'ambasciatore pontificio in Francia Guidi di Bagno, e bibliotecario di Mazarino e di Richelieu: in questa funzione scrisse un "Norme per costituire una biblioteca" (Advis pour dresser une bibliothèque, 1627) e raccolse in dieci anni per Mazarino un'immensa biblioteca, che andò distrutta durante la Fronda (1651). Fu poi al servizio di Cristina di Svezia. Figura importante del libertinismo francese, inaugurò la critica razionalistica della magia. Scrisse le "Considerazioni politiche sui colpi di stato" (Considé rations politiques sur les coups d'etat, 1639). Siamo nell'ambito di una tradizione di studi sulla politica di tipo machiavelliano; Naudé è uno scettico pirroniano, un "libertino": nella sua precettistica, parla anche di casi particolari: la notte di San Bartolomeo per lui fu una dolorosa ma giustificata operazione tesa al bene della Francia, ma fallì perché non tutti i protestanti furono sterminati come sarebbe stato opportuno. La sua opera, accanto a quella di molti altri, serve soprattutto alle classi al potere, e in particolar modo ai reggitori degli Stati assolutistici del tempo. Ma, nello stesso tempo, fu utile nel lungo processo che porta alla liberazione del pensiero dalla superstizione e dalla falsificazione del potere.




© Antenati, 1995-6


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