Storia della letteratura europea - Torna in homepageFrançois de La Rochefoucauld


François de La Rochefoucauld

Nato a Paris nel 1613, uomo d'affari e di corte (era duca), partecipò attivamente alla Fronda e ai complotti contro Richelieu. Dopo l'insuccesso rinunciò alla politica e si dedicò alla vita mondana e intellettuale frequentando assiduamente i salotti letterari del tempo, legandosi di tenera amicizia con Madame de La Fayette. Morì nel 1680.
Nel 1662 pubblicò le Memorie (Mémoires), in cui è una relazione precisa, e per quanto possibile obiettiva, degli avvenimenti cui aveva partecipato. Nel 1664 sono le Riflessioni o sentenze e massime morali (Ré flexions ou sentences et maximes morales).
La massima era allora di voga come semplice passatempo mondano. Con La Rochefoucauld la massima diventa genere letterario. Le sue massime, circa cinquecento, scritte in stile limpido, elegante, essenziale, sono opera di un osservatore acuto, ironico, pessimista, sensibile alla dura lezione del giansenismo. All'interno del filone barocchista di analisi psicologica, tendono a interpretare le azioni umane, anche le più nobili e virtuose, come mosse dall'amor proprio e dall'utilitarismo. Gli argomenti sono i più diversi, ma una speciale attenzione è data ai princì pi che regolano la vita mondana: in questo modo La Rochefoucauld dà il ritratto dell'uomo ideale secondo la sensibilità del secolo di Luigi XIV: conversatore intelligente e spiritoso, uso a frequentare una società femminile, misurato nelle passioni, orgoglioso nel suo onore di gentiluomo.




© Antenati, 1995-6


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