Scipione
Errico
Scipione Errico
Il messinese Scipione Errico (1592\1670) scrisse
il dialogo "L'occhiale appannato" (1629) contro l'"Occhiale" di
Stigliani. Scrisse anche poesie ( Rime 1619, Poesie
liriche 1646), commedie aristofanesche ( Le rivolte di
Parnaso 1625, Le liti di Pindo 1634) e un romanzo-trattato
di genere allegorico didattico dal titolo Guerre di Parnaso
(1642). Nel 1910 *Benedetto Croce riscoprì questo autore,
dimenticato dagli storici fino ad allora, ri pubblicando il poemetto
La via lattea, interessante per la sua morbida sensualità.
Errico fu un sostenitore del valore spettacolare e culturale del
neonato melodramma, e anche un severo teologo e controversista
della Curia pontificia. Come poeta e scrittore è un minore,
teso a fondere il mito classico e i giochi scaltriti del barocchismo
(tra chiasmi, giochi di suoni e paronomasie ecc.), l'adesione
all'erotismo compiaciuto e aproblematico. Fu un abile seguace
di Marino, tra i primi in assoluto e proveniente da un'area piuttosto
eccentrica.
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