Comenius 
            
             
             
               Comenius 
               
               Comenius è il nome latinizzato di Jan Amos Komensky. 
                Nato a Nivnice [Moravia] nel 1592, morì a Amsterdam nel 
                1670. L'adesione alla comunità religiosa Unione dei fratelli 
                boemi, di cui fu an che "primo seniore" (cioè vescovo) 
                dal 1648, fu determinante sulla sua opera. 
                 
                Nel 1627 iniziò a scrivere in ceco la sua maggiore opera, 
                che lui stesso tradusse in latino con il titolo di "Grande didattica" 
                (Didactica magna), pubblicata a Amsterdam nel 1657. L'idea venne 
                a Comenius quando visitò la biblioteca del nobile Adam 
                Zylvar a Silberstein, nel castello di Wilcitz, ed ebbe modo di 
                leggere alcuni libri sulla teoria dell'insegnamento, primo tra 
                tutti la "Didattica" di Elias Bodin. Forte è nell'opera 
                l'impegno religioso-pedagogico: dio ama particolarmente i bambini, 
                «perché nei bambini è tutto più semplice 
                ed essi sono più adatti a ricevere la medicina che offre 
                la misericordia divina», insegnare be ne significa aiutare a realizzare 
                il «regno dei cieli» giacché, come dice nel III capitolo, 
                «questa vita non è che una preparazione alla vita eterna». 
                A parte i fini religiosi, l'opera è un testo fondamentale 
                della moderna pedagogia. Vi sono presenti al cuni concetti primari: 
                l'insegnamento deve essere rivolto a tutti, senza distinzioni 
                di sesso né di status sociale; ogni stadio della crescita 
                richiede soluzioni specifiche; l'intervento dei formatori deve 
                cominciare fin dall'infanzia; l'educatore deve adattarsi alle 
                esigenze di chi apprende ecc. 
                 
                La cosa migliore dal punto di vista letterario e stilistico da 
                lui scritta resta forse Il labirinto del mondo e il paradiso 
                del cuore, un trattato allegorico di educazione religiosa, 
                in ceco. 
                 
                Attratto dal problema dell'insegnamento delle lingue pubblicò 
                nel 1631 "Porta aperta delle lingue" (Janua linguarum reserata), 
                stampata poi in ceco nel 1633. A essa seguì poi il "Nuovissimo 
                metodo per le lingue" (Methodus linguarum novissima). 
                 
                Interessato alle scienza naturali e ai loro rapporti con le verità 
                teologiche, coltivò il sogno di un sistema unitario del 
                sapere umano, da lui denominato "pansofia". Da queste ricerche 
                nacquero una serie di trattati (Physicae ad lumen divinum reformatae 
                synopsis, 1633; Janua rerum, 1634; Pansophiae prodromus, 1639; 
                Via lucis, 1641). Nel 1648, dopo la sua elezione a vescovo di 
                Leszo scrisse in ceco il "Testamento della madre morente, l'Unione 
                dei fratelli". 
                 
                Dopo l'incendio e il saccheggio di Lensz, durante il quale Comenius 
                perse gli appunti per il "Tesoro della lingua boema" (Thesaurus 
                linguae bohemicae) cui lavorava da oltre quarant'anni, si rifugiò 
                in Olanda. Qui scrisse la "Triste voce del pastore, scacciato 
                dalla collera divina, al suo gregge disperso e morente", e pubblicò 
                la "Deliberazione cattolica sulla corruzione delle cose umane" 
                (De rerum umanorum emendatione consultatio catholica). 
               
              
               
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