Jules
Vallès
Jules Vallès
Jules Vallès nacque a Le-Puy-en-Velay
[Haute-Loire] nel 1832 (morì a Paris nel 1885) figlio
di un modesto insegnante, crebbe in una famiglia ossessionata
dai riti del conformismo più gretto, sviluppando molto
presto un atteggiamento di rifiuto dell'ordine familiare e della
scuola. Partecipò con entusiasmo alle giornate del 1848.
Incarcerato nel 1853 come cospiratore, nel 1857 pubblicò
un pamphlet contro la diseguaglianza sociale, Il denaro (L'argent).
Avviò una intensa attività di pubblicista politico,
apertamente schierato contro Napoleone III e ripetutamente colpito
dalla censura e dai tribunali. Raccolse molti dei suoi articoli,
usciti su «La Presse», «L'Evénement», «La Liberté»,
«La Rue», nei due volumi de I refrattari (Les réfractaires,
1865) e La strada (La rue, 1866) che imposero la sua immagine
di intellettuale rivoluzionario. Vallés fece parte dell'assemblea
della Comune del 1871. Andò poi esule a London fino al
1880. Qui scrisse quattro romanzi: Il fanciullo (L'enfant, 1879),
Il baccelliere (Le bachelier, 1881), L'insorto (L'insurgé,
postumo 1886), Il proscritto (Le proscrit, postumo 1950), noti
come ciclo di "Jacques Vingtras". Dopo l'amnistia del 1880 tornò
a Paris e riprese la pubblicazione del giornale «Le Cri du peuple»
che aveva già diretto nel periodo della Comune, facendone
uno strumento di lotta anti-colonialista e anti-militarista.
Vallès è stato giornalista
di straordinaria efficacia. Ha però legato la sua immagine
ai romanzi autobiografici di "Jacques Vingtras", testimonianza
della rivolta di una generazione ancora influenzata dal romanticismo,
ma già aperta alla definizione di un nuovo rapporto tra
letteratura e rivoluzione sociale.
© Antenati - 1994-1997
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